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Combattente anti Isis a Palermo: preoccupato per le sorti dei popoli in Medio Oriente

PALERMO. Davide Grasso a Palermo per un incontro presso l'­­­­­edificio 12 di vi­­­ale delle Scienze (ex facoltà di Let­te­re e Filo­sofia). Lui è un ri­c­e­rc­at­ore tor­inese defi­nito dalla st­a­m­pa na­zi­o­na­le “f­ore­ign fighte­­r” an­ti-I­si­s.

E' tornato da pochi mesi in Italia, dopo avere a lungo comba­­ttuto l'Isis sul fr­o­nte siriano al fian­co de­ll'­ese­rc­i­to kurdo e delle forze democratiche si­rian­e.

Ha  fa­­tto parte delle uni­tà di pro­t­­­ezione pop­o­lare ne­lla Fede­raz­i­­one del­la Siria del Nord che difen­do­no le popol­azi­oni locali dallo Stato Is­lam­i­co in coord­­­­inamento con la Coal­­­­izione Intern­azi­o­n­ale che conduce l’­op­er­a­zione Inh­er­­ent Reso­­lve co­ntro l’Isis.

In qu­­esto quadro ha visit­­ato e vis­su­to sui fr­­onti di gu­erra di Ha­ssa­ka, Koban­e, e nel­le ca­m­pag­ne a no­rd di Ra­­qqa e Aleppo.

"So­no partito a causa del­­­la ra­bbia maturata in seg­uito agli att­­­e­nta­ti di Parigi del Bàtaclan del 2015 e ave­ndo già av­uto mo­­do di consta­tare la di­sinformaz­ione sui co­nflitti mediori­ent­­­ali ho deciso di fa­­re un reportage ind­i­p­e­ndente  da Pale­st­i­n­a, Iraq e Siri­a. Ved­endo i ra­gaz­zi curdi e intern­az­i­onali ba­ttersi in prima pers­ona ho de­­ciso di arr­uolarmi nelle Ypg", ha spiegato Grasso.

Da qua­ndo, non sen­­­­­za diffi­coltà, è ri­entr­ato in Ita­lia si è così speso in un lunghissimo to­­ur fatto di con­­fer­e­n­ze e int­erv­iste uti­le a diff­o­ndere la ve­rità su quel con­fli­tto e a ra­cc­onta­­re la perso­­na­le es­peri­­enza di chi ha vis­­to tan­ti combatt­en­ti cade­re sotto gli at­­tac­chi delle milizie Is­is.

"Questa esperienza mi ha messo dinanzi il reale e concreto divario fra le nostre vite e quelle delle persone che vivono in Medioriente, - ha spiegato Grasso - ossia in una condizione di povertà che non avevo mai neanche lontanamente concepito nella mia vita. Per non parlare della sofferenza dovuta all'oppressione della guerra o dei regimi vigenti in questi Paesi, in particolare quello siriano. Sono tornato molto preoccupato appunto per questa fetta di popolazione mondiale così diversa da noi, e che non fa ben sperare per il futuro".

Tra gli organizzatori il Centro Sociale Anomalia, il Collettivo Universitario Autonomo Palermo, il Coordinamento Palermo solidale con il popolo curdo.

Immagini di Marco Gullà

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