PALERMO. Sono passati 38 anni dal giorno dell'uccisione di Mario Francese, cronista del Giornale di Sicilia assassinato dalla mafia il 26 gennaio 1979 sotto la sua abitazione, alla fine di una giornata di lavoro. I processi hanno condannato mandanti ed esecutori materiali dell'agguato. Oggi Palermo ricorda il giornalista con una serie di iniziative. Alle 9.30, in viale Campania sul luogo dell'agguato, si è svolta la cerimonia commemorativa organizzata dall'Unione nazionale cronisti italiani, sezione Sicilia. Erano presenti, tra gli altri, i familiari di Francese, la vedova Maria ed i figli Giulio e Massimo, il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, il prefetto Antonella De Miro, i vertici della magistratura e delle Forze dell'ordine. Il Vice-Presidente nazionale dell'Unione cronisti, Leone Zingales, sottolineando l'impegno professionale di Mario Francese ha aggiunto che il «coraggioso cronista non si è tirato indietro quando si è trattato di fare nomi e cognomi nei resoconti e nelle inchieste sugli affari e le alleanze tra mafiosi e apparati politico-imprenditoriali inquinati». «Il sacrificio di Mario Francese - ha detto il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando - non è stato vano. La città gli è riconoscente e le giovani generazioni stanno raccogliendo i frutti del suo lavoro e del suo coraggioso impegno». Negli atti processuali, tra l'altro si legge: «Il movente del delitto Francese va ricercato nella sua attività professionale, nello straordinario impegno civile con cui egli ha compiuto una approfondita ricostruzione delle più complesse e rilevanti vicende di mafia verificatesi negli anni '70». Alle 11, alla presenza dei familiari di Francese, è stato inaugurato a Bagheria la «Casa di Giuseppe Francese», il più piccolo dei figli del cronista che si tolse la vita il 3 settembre del 2002, a soli 36 anni, segnato dalla vicenda del padre. La casa diventerà un centro giovanile di aggregazione e di documentazione sui giornalisti uccisi dalla mafia. La figura e l'impegno professionale di Francese sono stati ricordati anche dall'Assostampa di Siracusa. La commemorazione si è svolta alle 10 al giardino di Casina Cuti, intitolato dal Comune al cronista assassinato. Presente il prefetto, Armando Gradone. Immagini di Marco Gullà