PALERMO. Firmato un Protocollo di intesa per la legalità e la prevenzione dei tentativi di infiltrazioni criminali mafiose nell'economia fra il prefetto di Palermo, Antonella De Miro, i commissari straordinari dei Comuni di Corleone e Palazzo Adriano - le cui amministrazioni comunali sono state sciolte per mafia rispettivamente ad agosto e ottobre, e sindaci di Villabate, Torretta, Misilmeri, Isola delle Femmine e Polizzi Generosa. Nelle immagini video l'Intervista al prefetto Antonella De Miro, presente alla cerimonia di stipula del protocollo, che si è svolta questa mattina presso la sede della Prefettura, a Villa Whitaker. «Il protocollo dà particolare riguardo, oltre che ai settori degli appalti e contratti pubblici, anche per le concessioni edilizie a titolo speculativo e relative opere di urbanizzazione - spiega in una nota la prefettura -. Infatti, il nuovo documento pattizio - volto ad innalzare il livello di efficacia dell'attività di prevenzione generale amministrativa a fini antimafia, implementando, in via convenzionale, ulteriori e più ampie forme di verifica, monitoraggio e controllo, finalizzate a contrastare il pericolo di infiltrazioni criminali non solo negli appalti e contratti pubblici - prevede anche azioni di tutela della legalità nel campo dell'edilizia e dell'urbanistica, con l'impegno dei Comuni sottoscrittori a richiedere alla Prefettura le informazioni antimafia anche nei confronti dei soggetti privati sottoscrittori di convenzioni in materia di edilizia e urbanistica, che comportano obblighi di cessione al Comune di aree di territorio da destinare a uso pubblico e la realizzazione a carico degli stessi di opere di urbanizzazione primaria e secondaria; ciò anche nelle ipotesi che i predetti interventi di urbanizzazione siano affidati per l'esecuzione a soggetti non coincidenti con i sottoscrittori della convenzione di lottizzazione stipulata con il Comune". Il protocollo fa anche riferimento alle norme anticorruzione, richiamando pure le intese siglate in data 15 luglio 2014 tra il Ministro dell'Interno e il Presidente dell'Autorità Nazionale Anticorruzione e le relative Linee Guida, per lo sviluppo di una coordinata azione di prevenzione dei fenomeni corruttivi e, più in generale, di indebita interferenza nella gestione della cosa pubblica.