PALERMO. Solenne Pontificale di Natale in Cattedrale, celebrata da monsignor Corrado Lorefice. Parole forti e di speranza, quelle nell'omelia, indirizzati soprattutto a chi soffre, a chi non ha lavori, e a quei grandi del mondo che pensano solo ad una felicità "egoista ed introversa". Anche parole di speranza, però, perchè "Dio è sceso in mezzo a noi e si è fatto carne, dando a noi la possibilità di portare la sua parola".
"Portiamo il grido di dolore a coloro che mancano del cibo essenziale, portiamo la consolazione nel loro cuore. Oggi non si mangia perché non c’è lavoro, perché non c’è serenità, e non c’è pace perché alcuni non pensano come la casa comune, in cui tutti sono felici. Ci sono i grandi di questo mondo che pensano solo a contemplare e a censire beni, beni che possono dare esclusivamente una felicità introversa ed egoista, che alla fine significa infelicità. Non ci può essere uomo felice perché soffre, perché non ha cibo e perché non è accolto".
immagini di Marcella Chirchio
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