PALERMO. «Noi carabinieri abbiamo raccolto in pieno il testimone del generale e prefetto Carlo Alberto Dalla Chiesa. Il generale è stato per 40 anni figlio, fratello, padre, genero, suocero di carabinieri». Lo ha detto il comandante generale dell'Arma dei carabinieri, generale di corpo d'armata Tullio Del Sette, a Palermo per l'anniversario della strage in cui assieme a Dalla Chiesa furono uccisi la moglie Emanuela Setti Carraro e l'agente della polizia di Stato Domenico Russo. «È un testimone impegnativo di grande responsabilità ma che portiamo avanti con grandissima determinazione - ha aggiunto Del Sette - Noi diciamo che lo stesso Ros è figlio, sia nella parte che cura la lotta al terrorismo sia nella parte che cura la lotta al crimine organizzato e ai grandi crimini violenti, proprio della nuova concezione portata nell'organizzazione e nella gestione delle attività d'indagini da Carlo Alberto Dalla Chiesa. Credo che si siano ispirati alla sua azione anche altri reparti speciali di altre forze di polizia».