Palermo

Venerdì 22 Novembre 2024

Dalla Chiesa, Nando ricorda il padre: felice per giornata dell'onestà - Video

PALERMO. «Dedicare una giornata all'onestà nel giorno in cui si ricorda l'eccidio di mio padre mi sembra una scelta bellissima. È un riconoscimento per il rapporto stretto che mio padre e aveva con questa città. Una giornata particolare che ha un grande rilievo. Sono felice». Lo ha detto Nando Dalla Chiesa, figlio del generale dei carabinieri ucciso a Palermo il 3 settembre di 34 anni fa dalla mafia in via Isidoro Carini, a margine del seminario di studio 'Carlo Alberto Dalla Chiesa: la lotta dell'Arma alla mafia. La stagione del terrore". «Sulla morte di mio padre ci sono ancora misteri, ma così come in di altre tristi vicende della storia d'Italia e non solo di mafia - aggiunge Dalla Chiesa - Di tante vicende non si riesce ad avere una perfetta conoscenza Nella storia d'Italia però si riesce bene a collocare l'omicidio di mio padre. Aveva ben presente la sua sovraesposizione. C'erano stati tanti uomini delle istituzioni caduti nella lotta alla mafia. Persone sole. Lui doveva sconfiggere la mafia dopo l'omicidio di Pio La Torre: era visto come un corpo estraneo e ritenuto pericoloso». "Mio padre partì volontario per Corleone quando io non ero ancora nato e mi vide per la prima volta 5 mesi dopo la mia nascita - è il ricordo che il figlio Nando racconta del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa - Questo spiega in che situazione fossero gli ufficiali dei carabinieri di allora e il coraggio e lo spirito di sacrificio che avevano nei confronti dello Stato". All'evento, organizzato dal generale di brigata Riccardo Galletta, comandante della legione carabinieri Sicilia e moderato da Vincenzo Morgante, direttore della Tgr della Rai, sono intervenutiSalvatore Lupo, ordinario di Storia Contemporanea, Francesco La Licata, editorialista del quotidiano La Stampa, Gioacchino Natoli, capo del dipartimento dell'organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi del Ministero della Giustizia, Nando Dalla Chiesa, docente di Sociologia della criminalità organizzata presso la facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Milano.

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