PALERMO. «Mio fratello è stato ucciso da un mostro che aveva la testa dello Stato e il corpo della mafia, uno stato deviato che ha decretato l'attentato e la sparizione dell'agenda rossa».
Lo ha detto Salvatore Borsellino, intervenendo dal palco di via D'Amelio, in occasione del 24esimo anniversario della strage.
«Sto perdendo la fiducia di avere uno straccio di verità finchè sono in vita, anche se non mi rassegno - ha aggiunto Borsellino - Li hanno uccisi, ma uccidendoli li hanno resi invincibili. Noi continueremo a combattere per loro, tenendoli così in vita, questo non è un luogo di morte».
Borsellino ha poi ricordato il pm Nino Di Matteo, quest'anno assente in via D'Amelio: «'Mi sento come un animale braccato' mi ha detto il Pm Nino Di Matteo in un messaggio - ha concluso Borsellino e questo è il trattamento che riservano ai giudici che cercano la verità, ai magistrati oggi hanno messo il bavaglio».
Immagini di Marco Gullà
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