PALERMO. Lotta allo spreco di denaro pubblico. Contrasto alla criminalità organizzata, all'evasione fiscale e alle frodi. Sono stati cinque mesi intensi per i reparti del Comando Regionale Sicilia della Guardia di Finanza. Sul fronte dell'illegalità fiscale sono stati scoperti 216 evasori totali e 17 evasori che hanno cercato di sottrarre oltre la metà dei volumi d'affari e dei redditi conseguiti nel corso di 346 verifiche fiscali e 222 indagini penali e 829 controlli sugli adempimenti degli obblighi tributari. Tra le condotte più gravi sono state scoperte false fatturazioni per 165 milioni di euro con 267 persone coinvolte nella frode. Notevoli i provvedimenti in materia di accise con un'evasione accertata di 22,7 milioni di euro e sequestri di carburante per 95 tonnellate. Gli uomini delle Fiamme Gialle hanno sequestrato beni per l'equivalente di imposte evase per oltre 8,6 milioni di euro. Nel corso delle attività di controlli e verifiche sui posti di lavoro sono stati scoperti 508 dipendenti assunti in modo irregolare e 440 in nero. Numerose le inchieste sul fronte della corruzione a tutela della spesa pubblica. Sono state condotte 255 indagini. Sul fronte dello spreco delle risorse comunitarie sono state denunciati 171 persone e 5 arrestate e sono stati scoperti 74 milioni di incentivi erogati o richiesti indebitamente, sul totale di aiuti controllati pari a 109 milioni di euro. Ben 999 responsabili di truffe al sistema previdenziale (indebite percezioni di indennità di disoccupazione, invalidità o pensioni) per 5,2 milioni di euro. Sei i responsabili di frodi sulle risorse destinate a sostenere la spesa sanitaria, per complessivi 4 milioni di euro. In questi mesi sono state 77 indagini mirate al contrasto della corruzione e, più in generale alla lotta alle illegalità che ostacolano il corretto funzionamento della Pubblica Amministrazione. Sono state denunciate di 278 persone, di cui 23 arrestate, per reati nei quali sono risultati coinvolti 98 pubblici funzionari. Non sono mancati i controlli sugli appalti pubblici e pubbliche forniture che hanno consentito di scoprire irregolarità per 3 milioni di euro. Le persone denunciate sono state 62.