PALERMO. Da un lato il costante aumento di richieste di aiuto da parte di strutture caritative che assistono i più deboli, dall'altro la difficoltà di reperire le risorse necessarie a pagare l'affitto, le tasse e gli stipendi degli operatori. Anche il Banco Alimentare della Sicilia Occidentale, che copre al suo interno i territori di Palermo, Trapani e la Valle del Belice si trova in uno stato di sofferenza. Se n'è parlato ieri pomeriggio, durante la presentazione del libro "Se offrirai il tuo pane all'affamato", il libro del giornalista Giorgio Paolucci (Guerini e associati).
Una rete, quella del Banco che, con la distribuzione di eccedenze alimentari, riesce ad assistere, tra città e provincia, oltre 71 mila persone in difficoltà. "Una forte riduzione delle attività comporterebbe un danno sociale enorme. Il Banco Alimentare in Sicilia risponde ai bisogni di 222 mila persone. Chiederemo un incontro a Crocetta per avere delle risposte di aiuto concrete". Ad affermarlo è Santo Giordano, presidente del Banco Alimentare della Sicilia Occidentale. "Si consideri che il contributo regionale fisso negli anni si è trasformato prima nel contributo dell'ex Tabella H e adesso è legato a un bando regionale, che a Palermo ha destinato 125 mila euro: il 40% delle nostre spese. Continuando così, saremo costretti a ridurre la capacità di risposta del Banco, che in termini concreti significa diminuire gli aiuti alimentari e le strutture aderenti. Il valore del danno sociale è elevato. Il pacco alimentare non è che un aspetto dell'aiuto fornito a chi ha bisogno. È il punto di partenza. Da quello ne deriva il supporto morale, psicologico e molto altro. Per questo chiederemo un incontro al governatore Crocetta, affinché le istituzioni diano maggiore attenzione al tema".
A raccontare le storie di chi è riuscito a rialzarsi da una condizione di grave difficoltà, grazie all'opera dei tanti volontari che operano nella rete del Banco Alimentare, è stato ieri pomeriggio il giornalista Giorgio Paolucci, autore del libro "Se offrirai il tuo pane all'affamato", un viaggio-inchiesta alla scoperta di un pianeta dove la dimensione della gratuità e la condivisione di un bisogno elementare si sposano con la lotta agli sprechi. "I volti della povertà sono tanti. Disoccupati, immigrati, clochard. I nuovi poveri: padri separati, giocatori d'azzardo. Il volto principale ha un nome, la solitudine. In Sicilia - dice Paolucci -, si ritrova una forte rete di solidarietà che assite i poveri. Il povero non rimane solo. Proprio laddove l'indigenza è più diffusa, come al Sud, si ritrova un tessuto solidale possente e capace di dare risposta ai bisognosi".
Alla presentazione del libro, è intervenuto anche l'arcivescovo Corrado Lorefice, che sulla crisi attraversata dal Banco Alimentare di Palermo, ha detto: "Serve una presa di posizione e di responsabilità da parte delle istituzioni. Realtà come queste, che definiamo Opere segno, non si limitano solo a recuperare un pacco spesa. Presuppone che c'è uno sguardo attento ai bisognosi ed entra nelle loro case. Oggi il rischio è la perdita di questo sguardo semplice, che ripensa alla vita a partire dall'altro e dalla capacità di coinvolgersi. Un libro come questo ci mostra che è possibile oggi raggiungere volti umani".
RIPRESE E MONTAGGIO DI SALVATORE MILITELLO.
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