PALERMO. Negli ultimi cinque anni il Comune di Palermo ha licenziato 44 impiegati assenteisti, altri 68 sono stati licenziati dalle società partecipate. Nel 2015 sempre al Comune di Palermo sono state avviati 297 procedimenti disciplinari (129 conclusi con sanzioni) e altri 570 (tutti definiti) sono stati promossi dalla Rap, l'azienda che gestisce raccolta e smaltimento dei rifiuti. È il dato più significativo sulla lotta all'assenteismo citato dal procuratore regionale Giuseppe Aloisio nella relazione per l'anno giudiziario della Corte dei conti. Nel video l'intervista al presidente della sezione giurisdizionale Corte dei Conti per la Sicilia, Luciana Savagnone. Tra i casi che hanno suscitato un «considerevole clamore mediatico» Aloisio ha richiamato quello di numerosi vigili urbani di Palermo sui quali indagano sia la magistratura ordinaria sia quella contabile. Il caso «ha ingiustamente gettato discredito sull'intero Corpo, costituito da centinaia di donne e di uomini giornalmente impegnati in delicati servizi a tutela della collettività». Ma le regole che, a partire dalla «riforma Brunetta» prevedono misure severe, vengono applicate in Sicilia «a macchia di leopardo». Aloisio ha citato, su tutti, il caso della Regione che negli ultimi tre anni ha licenziato per assenteismo «appena dodici dipendenti su un totale di circa ventimila». Nel complesso, la Procura regionale ha avviato nel 2015 «sull'intollerabile fenomeno di assenteismo dei pubblici dipendenti» una quarantina di istruttorie. immagini di Marcella Chirchio