Contro nuovo Isee e "Buona scuola", studenti in piazza a Palermo - Video
PALERMO. Contro la Buona Scuola e l'entrata in vigore del nuovo Isee, che modifica il sistema di calcolo delle fasce di reddito, gli studenti palermitani sono scesi in piazza a protestare. Gli alunni delle scuole superiori hanno sfilato in un folto corteo lungo via Ruggero Settimo e via Maqueda. Nel video, le immagini della manifestazione per le vie del centro città. Gli universitari, invece, si sono ritrovati stamattina in un sit-in davanti alla sede dell’assessorato Regionale all’Istruzione per protestare contro il nuovo Isee. I manifestanti, in tutto una cinquantina, hanno esposto uno striscione con su scritto “Aumentano le tasse..Pretendiamo alloggi e servizi! Studenti contro il nuovo Isee Palermo”. Gli studenti, giunti davanti ai cancelli dell'Assessorato, hanno rivendicato più servizi e diritti per tutti, ottenendo un incontro con un delegato (membro dell'ufficio di Gabinetto dell'Assessorato) dell'Assessore Marziano. "L’azione di stamattina fa parte di un percorso portato avanti dagli studenti - spiegano i manifestanti in una nota -. Oggi, nella giornata Internazionale dello Studente, chiediamo che anche l’Assessore regionale all’istruzione si pronunci in merito al palese disagio provocato dai nuovi parametri del calcolo del reddito introdotti a partire da quest’anno accademico. Il nuovo calcolo Isee infatti - sostengono - non solo ci rende sistematicamente più ricchi agli occhi dell’Università pur non avendo neanche un euro in più in tasca, ma mette in difficoltà soprattutto chi, a causa delle proprie condizioni economiche, dovrebbe beneficiare delle agevolazioni come borse di studio e alloggi. Chiediamo che - prosegue la nota -, visti e considerati le condizioni economiche emergenziali della nostra regione Sicilia e l’elevato tasso di emigrazione e disoccupazione giovanile, debbano essere rimodulati i nuovi parametri del calcolo Isee rispetto alla nostra specificità territoriale. Il 3 dicembre una sentenza della Cassazione dovrà stabilire se elevare la soglia di redditto necessaria all’ottenimento delle agevolazioni economiche, pertanto chiediamo che entro quella data gli organi competenti si occupino da subito della questione per garantire a tutti gli studenti il diritto allo studio.”