PALERMO. Arriva il nuovo Fascicolo sanitario Elettronico, una piattaforma tecnologica a fondamento della Sanità digitale, basata sulla cooperazione tra i diversi operatori.
Le nuove tecnologie al servizio del Sistema sanitario per innovarlo e renderlo più smart e vicino alle esigenze di medici e cittadini. E' questo l'obiettivo di "Smart Health 2.0", definito e cofinanziato dal Miur.
lI progetto, presentato questa mattina nell’aula magna della Scuola Politecnica dell’Università degli Studi di Palermo, è articolato in molteplici filoni di ricerca, ma il suo scopo complessivo consiste nella creazione di un’infrastruttura tecnologica innovativa, anche in ambiente Cloud, sulla quale sviluppare diversi servizi ad alto valore aggiunto che consentano nuovi approcci nell’area della salute e del benessere e che ottimizzino l’impatto del Sistema Sanitario sulle singole Regioni, sui sistemi e sui servizi alle aziende, alla Pubblica Amministrazione e al cittadino.
L’Università degli Studi di Palermo, Upmc Italy, Xenia Progetti Catania, CNR e il Distretto Micro e Nano Sistemi della Sicilia, tutti partner del progetto, hanno sviluppato un sistema tecnologico che porterà all’introduzione in Sicilia del Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) di seconda generazione, una piattaforma tecnologica a fondamento della Sanità digitale basata sulla cooperazione tra i diversi operatori. In base a quanto stabilito dalla normativa vigente, tutte le Regioni d’Italia devono dotarsi di un FSE che contenga i dati relativi alla salute del paziente. Quello di seconda generazione, rispetto al primo che è una sorta di deposito di dati, implementerà, in aggiunta a quelle base, una serie di funzionalità inerenti non solo il cittadino (implementando il Libretto Sanitario Elettronico) ma anche le istituzioni sanitarie le quali potranno utilizzare il FSE come utile strumento a supporto della governance sanitaria.
Il FSE rappresenta il naturale punto di aggregazione e di condivisione delle informazioni e dei documenti clinici, riguardanti il singolo cittadino, generati dai vari attori del Sistema Sanitario (ospedali, medici di base, pediatri) e contiene eventi sanitari e referti accuratamente organizzati in modo da permettere la navigazione fra i documenti clinici in modalità differenti, a seconda del tipo d’indagine che si intende condurre. Basterà inserire nome e cognome del paziente e codice fiscale (o ricorrere al sistema pubblico di identità digitale quando entrerà in funzione) nell’apposita interfaccia perché il medico (sia esso di base, specialista o ospedaliero) appositamente autorizzato dal cittadino, possa prendere visione della situazione clinica del paziente senza che quest’ultimo debba portare con sé la sua intera documentazione clinica.
Il Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) di 2° generazione è rivolto dunque sia al cittadino sia al mondo sanitario (ospedali, medici di base, pediatri) e consentirà anche di incidere positivamente sia sulla ricerca epidemiologica, fornendo in tempo reale dati sulla incidenza delle varie patologie, sia sulla governance sanitaria, con un più efficace controllo della spesa corrente.
Inoltre, la disponibilità di un’unica base di dati sanitaria dei cittadini, come quella fornita dal FSE 2.0, consentirà ai ricercatori (ma anche al personale amministrativo) di poter attingere ad una fonte proficua di dati, garantendone la sicurezza e nel rispetto della privacy degli assistiti. Le finalità legate agli usi secondari come quello epidemiologico e di governance sanitaria prescindono, infatti, da alcune informazioni, come quelle anagrafiche.
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