PALERMO. Un approccio laico di giustizia riparativa come soluzione ai conflitti sociali e azione efficace contro la devianza minorile: puntare e investire sull'efficacia delle attività sostitutive alla pena, di riparazione del danno, piuttosto che su azioni repressive. Se n'è parlato al convegno "L'Ufficio di Mediazione Penale nella città di Palermo: tra memoria e futuro", organizzato dall'Ufficio mediazione penale del Comune di Palermo e l'Istituto don Calabria e che si è svolto stamattina a Villa Niscemi, dove si è fatto il punto sulle esperienze maturate in 15 anni di attività del servizio e sulle prospettive future. All'incontro hanno preso parte diverse figure professionali e istituzionali, che quotidianamente sono impegnate nell'attività di mediazione penale: assistenti sociali, educatori, psicologi, avvocati e mediatori penali. Presenti il sindaco Leoluca Orlando; l'assessore alle Attività sociali, Agnese Ciulla; il presidente reggente Tribunale Minorenni Palermo, Flora Randazzo; il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Palermo, Amalia Settineri; il direttore del Centro di Giustizia riparativa minorile di Palermo, Angelo Meli.