Un migliaio di lavoratori delle ex Province si sono radunati in piazza Marina a Palermo, per muoversi in corteo verso Palazzo dei Normanni, sede dell'Assemblea regionale. Lo sciopero regionale è stato organizzato dai sindacati confederali insieme a Casa Cosa e al coordinamento delle Rsu di tutte le province per dire no ai tagli del governo nazionale e chiedere al parlamento siciliano di varare subito la legge di riordino di funzioni e competenze da assegnare ai nuovi Liberi consorzi, che hanno mandato in soffitta le 9 Province nell'isola con la legge di riforma approvata a marzo dello scorso dall'Ars a marzo dello scorso anno.
«Chiediamo all'aula - dice il segretario regionale della Fp Cisl, Gigi Caracausi - di riprendere l'esame della legge Cracolici sui Liberi consorzi, naufragato per il voto d'aula che ha bocciato l'articolo 1». Della stesso avviso anche la Fp Cigl, secondo cui per consentire il funzionamento dei 9 enti siciliani al momento commissariati servirebbero almeno 30 milioni di euro.«La legge Cracolici - aggiunge il segretario regionale della Fp Cgil, Michele Palazzotto - consentirebbe di definire il problema dell'attribuzione di funzioni e competenze ai 9 nuovi Liberi consorzi e risolvere il tema del personale».
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