Palermo

Venerdì 22 Novembre 2024

E' caccia ai killer di piazza Lolli, l'ipotesi della rapina finita nel sangue si fa sempre più debole - Video

PALERMO. Prosegue la caccia ai due uomini che hanno ucciso il benzinaio Nicola Lombardo di 44 anni nella  strana rapina ieri pomeriggio nel distributore Esso in piazza Lolli a Palermo. Per gli investigatori della squadra mobile l’ipotesi della rapina finita nel sangue, più passano le ore, viene scartata. Si sta scavando sulla vita del benzinaio che lavorava da poco nel distributore riconducibile a Salvatore Nangano, fratello di Franco ucciso per mano di killer il 16 febbraio del 2013 in via Messina Marine. Ancora da chiarire se Lombardo fosse messo in regola. Ha lasciato la moglie Provvidenza Sarullo e due bimbi, un maschietto di 10 anni e una bimba di 4. Gli investigatori sarebbero risaliti alla targa della Fiat Punto scuro utilizzata per l’agguato. Sarebbe stata rimasta impressa nelle telecamere di alcuni negozi lungo via Dante. In queste ore si sta cercando di dare un nome e un cognome all’uomo di 60 anni con il pizzetto che con la pistola 7,65 ha fato fuoco. Nel distributore c’era un sistema di videosorveglianza. Gli agenti della scientifica, al lavoro questa mattina (come si vede nelle immagini girate da Marcella Chirchio) hanno recuperato le immagini come quelle di altri negozi tra piazza Lolli e via Dante. Un testimone è stato portato in questura. E’ stato sentito per ore. In nottata ha lasciato i locali della mobile. Al momento potrebbe essere solo una coincidenza che non ha nulla a che fare con l’uccisione del benzinaio.   Ma proprio a piazza Lolli, a pochi passi dall'impianto di Nangano, nel marzo dello scorso anno vennero fermate due persone considerate "sospette", vicine ad ambienti mafiosi della famiglia di Porta Nuova. Secondo l'accusa i due avevano una 7.65 e una calibro 38 special con il colpo in canna, erano appena scesi da una macchina e avevano pure dei passamontagna. La calibro 38 secondo le indagini della scientifica sarebbe quella che ha ucciso Di Giacomo.

leggi l'articolo completo