Bambina ustionata da una cabina Enel esplosa per strada, ancora gravi le sue condizioni - Video
PALERMO. Sono ancora critiche le condizioni della bambina di sette anni che ieri è rimasta gravemente ustionata da un incendio divampato da una cassetta di derivazione stradale dell'Enel elettrica in via Conte Ruggero nel popoloso quartiere del Borgo Vecchio a Palermo. Secondo quanto riferiscono i medici del centro ustioni dell’ospedale Civico la piccola ha il 40% della superficie corporea ustionata. La prognosi resta riservata. La bimba stava giocando insieme ad altri ragazzini accanto al negozio di bombole. Ad un tratto tre bagliori seguiti da una grossa fiammata hanno investito la bambina. Secondo i tecnici dell’Enel una cassetta stradale può sfiammare o incendiarsi solo se viene introdotto al suo interno un corpo estraneo che al contatto con i componenti interni può provocare un corto circuito. Ieri l’Enel dopo il sopralluogo aveva affermato che la cassetta stradale era stata manomessa. «Ci sono stati tre bagliori, poi una fiammata che ha avvolto la piccola la nipote del proprietario del negozio di gas e bombole. È stato terribile. La bimba stava giocando con altri ragazzini come capitava spesso». Raffaele Azzarello è testimone oculare di quanto successo. Insieme a Giuseppe Caminita è stato il primo a soccorrere la piccola investita dalla fiammata partita dalla cassetta di derivazione stradale dell’Enel. È stato il panico. In tanti si sono precipitati per strada. La prima la nonna che si trovava nel negozio. La piccola era contenta, domani doveva festeggiare il settimo compleanno. Era felice e giocava insieme agli amici di sempre. «È stato terribile un boato. Sembrava fosse esplosa una bomba – racconta Francesca Tirone visibilmente scossa – Povera piccola. La fiammata le ha avvolto la testa. I capelli le si sono bruciati tutti. La faccia era tutta nera. Mi creda è stato terribile. Non si è capito più nulla. Una persona ha preso la bimba e l’ha portata in macchina fino all’ospedale. Tutti siamo sconvolti da quanto è successo. Non siamo più sicuri di nulla». Distrutto lo zio della bimba che si trova davanti al negozio di gas e bombole dove è successa la tragedia. immagini di Marcella Chirchio