PALERMO. Imprenditori e commercianti in piazza per ribadire il proprio «no» al racket a fianco di tantissimi studenti: è il «regalo» che l'associazione Addiopizzo, a 10 anni dalla sua nascita, si è concessa per la decima edizione della festa del consumo critico. A sfilare in corteo, tra gli altri, c'erano gli imprenditori Giuseppe Spera e Ninni Gullo, e i commercianti Domenico Davì e Alessandro Marsicano che hanno denunciato le estorsioni subite al lavoro.
Al loro fianco, gli studenti di 50 istituti di Palermo e provincia, dalle elementari alle superiori, che hanno animato con striscioni e slogan contro il pizzo il corteo che ha attraversato le vie della città: da piazza Verdi a via Lincoln, dove, in un locale confiscato al boss della Kalsa Masino Spadaro ha sede l'associazione. E proprio nel quartiere Kalsa, a piazza Magione, poco distante dai luoghi dell'infanzia dei giudici Falcone e Borsellino, torna il comitato Addiopizzo, dove tra stand e incontri farà il punto sulla lotta al racket condotta fin qui.
Attualmente sono 984 i negozi e le imprese che hanno aderito alla associazione, 12500 i consumatori che li sostengono e 184 le scuole coinvolte nella formazione antiracket. Tema dell'edizione di quest'anno è l'investimento collettivo, un progetto di riqualificazione della città da finanziare attraverso i fondi raccolti con la card di Addiopizzo, e che riguarderà un luogo a scelta tra il parco della Favorita e la stessa piazza Magione.
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