PALERMO. In tanti ieri sera si sono dati appuntamento alla fiaccolata organizzata allo Zen per dire no alla violenza e per solidarietà alla famiglia di Aldo Naro, il medico 25enne ucciso con un calcio alla tempia nella discoteca Goa la notte tra il 13 e il 14 febbraio. A confessare di aver sferrato il calcio mortale al giovane medico è stato proprio un ragazzo di 17 anni dello Zen, che si è costituito nel carcere minorile Malaspina. Per il parroco della chiesa, argentino come Papa Francesco, la fiaccolata è un bel segnale per quanto si fa in questo quartiere. "Guardate quanta gente è venuta e ha raccolto l'invito spontaneo rivolto contro la violenza - dice il parroco Michele Pertini - Qui facciamo tante attività rivolte ai bambini. Stiamo seminando. Sono venuti qui perché la parrocchia rappresenta l'unico centro aggregativo del quartiere. Questa gente vuole essere vicina alla famiglia di Aldo per fare sentire l'affetto e il calore umano. I genitori sono stati invitati. Speriamo di poterli abbracciare presto". Davanti la chiesa si sono raccolti in tanti, il sagrato è pieno di candele accese e palloncini colorati.