PALERMO. "Occorre approvare oggi una riforma credibile della prescrizione. Dopo la condanna di primo grado il reato non deve più prescriversi. E' assurdo che processi per corruzione in atti giudiziari cadano nel vuoto a dispetto di indagini durate anni". A invocare una riforma della normativa sulla prescrizione è il consigliere del Csm Piergiorgio Morosini intervenuto, a Palermo, alla cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario. Morosini, che ha tracciato un quadro delle recenti riforme in materia civile e penale, ha fatto un accenno alle tensioni tra magistratura e politica: "25 anni di crisi nei rapporti tra politica e mafia - ha detto - lasciano il segno". E a chi critica le toghe facendo leva sulla loro produttività, Morosini ha rimproverato di "indebolire la tutela dei diritti". Il consigliere del Csm, infine, ha auspicato che "dalla nuova grammatica del dibattito pubblico sulla giustizia non esca fuori un giudice concentrato solo sulla produttività, ma disimpegnato e senza anima".