di Rossella Puccio
PALERMO. Rifiuti di ogni genere, eternit, un puzzo insopportabile di urina, marciapiedi e scalinate invasi da immondizia ed erbacce, in quella che è diventata ormai la piazza del dimenticatoio, dove «anche alla luce del sole, persone neppure tanto giovani - raccontano Eugenio e Francesco, che lavorano lì vicino - si drogano sulle antiche scalinate e gettano poi le siringhe senza curarsi dei ragazzi dell'Accademia che li possono vedere, o dei turisti, che scappano impauriti».
Eppure ci troviamo nel cuore pulsante del centro storico, in uno degli scorci più belli e antichi della città, nella storica Piazza Papireto dove si trova l'ingresso di Palazzo Santa Rosalia, sede dell'Accademia di Belle Arti di Palermo, e dalla quale si scorge il bellissimo campanile della Cattedrale. A pochi passi si sviluppa il dedalo di strade misteriose e folcloristiche che porta nei luoghi dei Beati Paoli, del 'mercato delle Pulci', e dell'ancora più suggestivo mercato del Capo. 'Balate' asciutte anche qui, ma soprattutto luride e dimenticate in quella che è sempre più una 'Palermo sontuosa o scena'.
Caricamento commenti
Commenta la notizia