Palermo

Mercoledì 27 Novembre 2024

Smaltimento rifiuti, Messineo: servono verifiche esterne

«Un esempio di scuola di funzionario pubblico corrotto». Queste le parole di Francesco Messineo, sul funzionario regionale finito in cella - Gianfranco Cannova 56 anni dell'assessorato regionale all'Ambiente della Regione siciliana - accusato di corruzione e finito in cella insieme ad altri quattro, nell'ambito di un'operazione condotta sullo smaltimento dei rifiuti in Sicilia. «Un funzionario non apicale - ha spiegato il procuratore - è la posizione migliore perchè presispone atti per il dirigente e lo può trarre in inganno». Dopo aver rivelato come dalle intercettazioni risultassi l'acredine di Cannova nei confronti dei superiori gerarchici, Messineo ha sottolineano come «i semplici controllo gerarchici sono carenti. Servirebbero controlli esterni qualificati» anche perchè «le norme oscure e complicate sono il sogno di ogni corrotto. Bisognerebbe semplificare le norme ed eliminare la discrezionalità» «La corruzione e i corrotti sono un rifiuto speciale e pericolosi. L'imprenditore del catanese aveva bisogno di ampliare la discarica a 3 milioni di metri cubi. Aveva bisogno dell'Aia autorizzazione integrata ambientale. Sembra che l'azione per ottenerla in modo illegale sia la regola», ha detto invece Dino Petralia procuratore aggiunto di Palermo.

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