Cosa Nostra prova a occuparsi delle controversie di quartiere. Emerge dalle intercettazioni dell’operazione Apocalisse. Alessandro D’Ambrogio, arrestato a luglio scorso nel blitz «Alexander» si occupava anche di trovare case e cibo per i residenti di Ballarò, così come Sandro Diele, presunto capo dello Zen, coi suoi scagnozzi. Le intercettazioni registrano gli interventi a favore dei cittadini di Diele, Giuseppe Battaglia, Paolo Lo Iacono, Onofrio Terracchio, Francesco Militano e di Francesco e Salvatore D’Alessandro. L’indagine rivela che per il controllo del territorio le cosche danno ascolto a chi si ritiene vittima di un torto. Per scoprire i ladri gli uomini d’onore guardano anche i film registrati dalle telecamere dei negozi. Poi partono le ritorsioni. Approfondimenti sul Giornale di Sicilia in edicola. Nel video altre intercettazioni.