L'asse Palermo Napoli si riconferma tra i più attivi all'interno delle attività criminali che gestiscono il mercato della droga condotte da organizzazioni affiliate a Cosa Nostra. A confermalo la vasta operazione antidroga 'Letium 3' che nelle prime ore di questa mattina ha portato a emettere dieci misure cautelari a carico di pluripregiudicati: Giovanni Alessi, Giorgio Cima, Giuseppe Di Maio, Ciro Di Miceli, Maurizio Lettieri, Francesco Pilo, Pietro Rosone, Antonino Sala, Francesco Scimone e Francesco Tarantino, che si sono serviti di corrieri incensurati per il trasporto della droga. Le indagini condotte dalla Sezione Antidroga della locale Squadra Mobile hanno consentito la disarticolazione dell'intero organigramma criminale individuato (che agiva soprattutto nel già noto triangolo dei quartieri Brancaccio, Falsomiele e Sperone) e il sequestro di oltre due quintali di droga, distribuiti tra panetti di eroina e hashish. Le misure cautelari sono state emesse su ordine del locale Ufficio GIP e richieste della D.D.A. di Palermo, nei confronti di altrettante persone resesi responsabili principalmente dei reati previsti agli artt. 73 e 74 del DPR 309/90, consistenti nell'importazione sul territorio siciliano e nella detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, in questo caso di tipo 'eroina' e 'hashish'. L'operazione 'Letium 3' svoltasi nel 2010, con una durata di circa un anno, ha preso origine dagli spunti investigativi emersi da un'importante indagine conclusa nel dicembre 2009 a opera della Narcotici, acquisendo inconfutabili elementi di reità a carico di soggetti già noti per i loro precedenti penali specifici nel settore delle sostanze stupefacenti. Come specificato in conferenza stampa dal sostituto procuratore Maria Teresa Principato, che ha coordinato le indagini: «si tratta di un'organizzazione ben strutturata, che pianificava nei minimi dettagli ogni spostamento sul territorio», e infatti i corrieri, insospettabili e senza precedenti penali, provenivano da Napoli e utilizzavano autovetture sempre differenti, spesso di fascia alta, e addirittura furgoni e un camper proveniente dal Nord d'Italia. A foraggiare tutte le operazioni di droga un pluripregiudicato già condannato per mafia, Francesco Scimone, presunto affiliato della cosca di Brancaccio, finito già in manette nel corso dell'importante operazione 'Alexander' che condusse all'arresto del boss Alessandro D'Ambrogio. Servizio di Rossella Puccio.