Palermo

Giovedì 28 Novembre 2024

Senzacasa, protesta a Palermo: "Si dichiari lo stato d'emergenza"

«Si dichiari lo stato d'emergenza, perché occorrono misure straordinarie e immediate, come in caso di terremoti e calamità naturali, per affrontare il problema dell'emergenza abitativa». È questo il monito che si è levato dall'assemblea cittadina organizzata dalla rete dei senzacasa, svoltasi all'interno di Sala delle Lapidi a Palazzo delle Aquile a Palermo. Un incontro aperto alla cittadinanza che ha visto non solo una massiccia presenza delle famiglie della cosiddetta 'emergenza abitativa', ma anche di chi vive e sta vivendo l'incubo dello sfratto; delle associazioni che si battono a fianco di questi cittadini, come il 'Comitato di Lotta per la casa 12 luglio' (che è stato tra i promotori dell'incontro), la Rete sociale di sostegno, il Comitato Prendocasa Palermo; di professionisti e ricercatori universitari che hanno proposto alcune soluzioni adottabili sin da subito da parte dell'Amministrazione comunale, e per nulla dispendiose, per affrontare una crisi non più rinviabile. Sono i numeri dell'emergenza abitativa a imporlo, cresciuti in maniera esponenziale negli ultimi due anni: i dati Istat confermano come si sia passati dai 4 mila del 2011 a quasi il doppio di oggi. Un fenomeno che non si arresta a causa dell'assenza di lavoro che crea nuovi poveri, soprattutto nelle città del Sud come Palermo: 150mila palermitani vivono sotto la soglia della povertà, sette persone su dieci in età lavorativa non lavorano, e gli sfratti hanno raggiunto una media di 15 al giorno. Un vero e proprio bollettino di guerra fatto di liste di emergenza nell'emergenza. Uno degli effetti è quello delle occupazioni a fini abitativi da parte di gruppi familiari differenti: in questi ultimi quattro mesi oltre 200 famiglie hanno occupato ben otto spazi abbandonati di proprietà comunale o ecclesiastica, avviando azioni di autogestione e autorecupero. Vivendo ogni giorno con la paura dello sgombero. All'assemblea hanno preso parte solo tre consiglieri comunali, Rosario Filoramo, Alberto Mangano (presidente della Commissione urbanistica del Comune di Palermo) e Giusy Scafidi (presidente della Commissione sicurezza sociale e alloggi), affiancati da altrettanti consiglieri della I circoscrizione e dal presidente della V, Fabio Teresi. Unanime mea culpa da parte dei consiglieri comunali circa i ritardi dell'Amministrazione che non ha attuato politiche efficaci per affrontare il fenomeno. Da qui la necessità di avviare un tavolo tecnico per attuare interventi immediati, e l'impegno di convocare entro Pasqua una seduta straordinaria del Consiglio comunale. L'incontro si è dunque concluso positivamente, con impegni bilaterali che aspettano però la conferma di Sindaco e Giunta circa la possibilità di aprire un dialogo che prenda in considerazione le azioni proposte durante l'assemblea: il blocco degli sfratti, la regolamentazione di azioni di autorecupero, l'utilizzo del patrimonio immobiliare in disuso o sottoutilizzo di proprietà comunale, regionale, demaniale, militare, ma anche religioso (servizio a cura di Rossella Puccio).

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