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Tsipras a Palermo, duro attacco contro l'austerita' europea

Un attacco duro all'austerità delle politiche europee che hanno messo in ginocchio paesi come la Grecia e l'Italia, così Alexis Tsipras, leader greco di Syriza e candidato alla presidenza della Commissione Europea, giunto questo pomeriggio a Palermo (unica tappa italiana) va dritto al punto, non risparmiandosi neppure contro il potere delle banche e un'Europa che ha bisogno di recuperare 'democrazia e coesione sociale': «Sapete che nel mio Paese negli ultimi quattro anni -- ha detto Tsipras ‒ queste barbare e inumane politiche europee hanno creato moltissima disoccupazione, disperazione e dolore tra la gente. Questa strada non la deve prendere nessun altro popolo in Europa. Qui in Italia non avete gli stessi memorandum però seguite le stesse politiche. Le votazioni di maggio saranno non solo un'occasione per rifiutare queste politiche, ma per avere anche un'alternativa valida per il futuro». Tsipras spiega di non essere a favore dell'uscita dall'euro, ma anche di non volere sottostare al ricatto dell'Europa pur di rimanere dentro la moneta unica. Poi il leader greco commentando la situazione politica ed economica in Sicilia, in un parallelismo tra la Grecia e il Sud d'Italia, si sofferma sul carattere di due terre che non hanno smesso di lottare nonostante il malgoverno e la corruzione: «Qualcuno può dire che è colpa dei popoli che hanno votato questi governi, ma non è loro Dna il malgoverno. Dunque non puoi punire i popoli a causa di quelli che li hanno portati in queste condizioni. La risposta agli sprechi e al cattivo funzionamento delle amministrazioni ha peggiorato la situazione ‒ ha aggiunto ‒: i governi del Sud Ue hanno applicato politiche ingiuste che hanno determinato guadagni per qualcuno, minore costo del lavoro e meno tutele e sicurezza per i lavoratori». Servizio di Rossella Puccio.

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