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Al via il Palermo Pride con la Boldrini e Josefa Idem: le immagini

Il Pride dei diritti, così bisogna ribattezzarlo e non perché sia il sottotitolo scelto a contenerlo «Lgbt rights are human rights», ma perché l'apertura di questo Palermo Pride, affidata al convegno "I diritti Lgbt sono diritti umani", ha messo al centro dell'attenzione la questione dei diritti umani, delle violazioni, delle discriminazioni e la necessità di trovare una via politica concreta per risolverli. Si potrebbe sintetizzare così, a brevi linee, l'appassionato intervento di Laura Boldrini che ha immolato il cinema De Seta, all'interno dei Cantieri Culturali della Zisa che quest'anno ospitano il Village, gremito di un pubblico che ha accompagnato le parole della terza carica dello Stato con lunghi applausi e una standing ovation. Laura Boldrini ha posto con forza al centro del dibattito temi annosi a cui spesso i politici hanno solo riservato "frasi di fatto" e posizioni politically correct che spesso rimandavano la questione. Si è inoltre parlato della necessità da parte della politica italiana di prendersi le proprie responsabilità circa l'arretratezza del proprio approccio e la correzione delle misure che permettano di superare una realtà che mostra un Paese in cui i diritti di molti sono negati e troppo spesso violati. Nelle parole della Boldrini e della ministra per le Pari opportunità Josefa Idem la politica italiana sembra essere rinnovata, pronta all'ascolto, ma anche all'azione. Si fa il punto sulle "colpe" di queste disattenzioni, del continuo rimandare la questione dei diritti lgbt, dell'omofobia (distante dall'Europa che ha già adottato misure in tal senso); si raccontano i numeri delle violenze e delle discriminazioni, è la stessa Boldrini a farlo, affondando le mani nel suo passato recente di giornalista e portavoce dell'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, per quasi 25 anni. Si parla di famiglia, in risposta a quelle polemiche che sono sempre in agguato e arrivano in momenti come questi: «Sostenere i diritti degli omosessuali - ha commentato la Boldrini ‒ non può e non deve essere in alcun modo contrapposto al sostegno verso la famiglia, la cui centralità non è assolutamente in discussione. Rafforzare le politiche a sostegno della famiglia è un'esigenza che sento forte. Tanto più in un momento in cui la crisi economica colpisce duramente. Ma questo non mi impedisce di ribadire la necessità di vedere rispettati anche i diritti delle comunità Lgbt. Insomma, riconoscere diritti a chi non ne ha non significa toglierne agli altri». Di necessità normativa ha parlato poi la ministra Josefa Idem, in un intervento che ha portato anche la propria vita nelle parole, dalla conoscenza di una realtà difficile percepita attraverso i propri amici omosessuali, sino alla volontà di fare della questione dei diritti lgbt una delle sue priorità: «I diritti non possono avere colore politico e per questo mi impegnerò per la presentazione di un disegno legge per le unioni civili che tanti cittadini continuano a chiedere giustamente». Sul palco anche il sindaco Leoluca Orlando, il presidente dell'Arcigay nazionale Paolo Patanè, l'europarlamentare Sonia Alfano, la coordinatrice del Pride Titti De Simone, il portavoce del Palermo pride Luigi Carollo, mentre assente il presidente della Regione Rosario Crocetta, sostituito dall'assessore al Turismo Michela Stancheris. La sala del cinema De Seta è stata occupata quasi del tutto da cittadini che hanno seguito il lungo dibattito, durato oltre tre ore, con attenzione e partecipazione; tra questi un parterre d'eccezione fatto di tanti volti della politica da Antonella Monastra a Luisa La Colla ed Erasmo Palazzotto, Totò Orlando, gli assessori Giusto Catania, Francesco Giambrone, Barbara Evola, Agnese Ciulla, e tanti altri. Così si è inaugurato un Pride che nonostante quella parata iridescente (fissata per il 22 giugno), e per molti tacciata come eccessiva, ha saputo arrivare al cuore del problema, e anche a quello di chi ogni giorno si spende per la tutela e il riconoscimento dei propri diritti. Il Village allestito all'interno dei Cantieri Culturali della Zisa offrirà un cartellone vastissimo di eventi, dagli spettacoli alla musica, sino ai dibattiti e le proiezioni che accompagneranno la città alla sfilata con i carri e la musica di sabato 22, durante il quale ci saranno momenti diversificati come il Folk Pride in cui si ballerà a ritmo di sicilianità; e il flash mob 'Bacio Libera Tutti', un bacio collettivo per i diritti civili, i diritti di tutti, che si terrà contemporaneamente in altre piazze italiane e che ha già coinvolto altri Pride come Napoli e Vicenza (info sulla pagina ufficiale facebook "Bacio Libera Tutti"). Servizio a cura di Rossella Puccio.

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