Sbarre della recinzione forzate, passerella del percorso interno compromessa, erbacce, rifiuti, lastre di marmo del marciapiedi divelte così come la tabella della pista ciclabile, la stessa che in vari punti è occupata da auto parcheggiate sul percorso: ecco gli ingredienti della disastrosa situazione in cui versa il Castello a Mare, ciò che resta di una fortezza arabo-normanna nel Parco archeologico del Castellammare a Palermo. Alcuni dei condomini del palazzo prospiciente il monumento spiegano che il danno alle sbarre della cancellata è stato causato da qualcuno che le ha forzate per entrare gratuitamente durante i tanti concerti o spettacoli, con artisti di vario livello anche internazionale, che si tengono nella splendida cornice naturale del Castello. Una pratica ormai usata da molti, sebbene la stazza debba essere media, che utilizzano il passaggio quando non vi è personale di sicurezza a vigilare. Durante il concerto del cantautore inglese James Morrison, o di Skin, leader degli Skunk Anansie, in versione dj, "la vigilanza era infatti assente sul perimetro - hanno raccontato alcuni dei condomini del palazzo attiguo al Castello - così che il viavai di spettatori non paganti era continuo. Alcuni, poi, non riuscendo a passare dall'apertura attraverso la cancellata, erano costretti a scavalcarla rischiando di rimanere infilzati". Sull'area esterna, almeno quella che si affaccia su via Crispi, non vi sono telecamere di controllo (TESTO E IMMAGINI DI ROSSELLA PUCCIO)