Il Palermo vola a Manchester. La squadra di Corini è arrivata all'aeroporto Falcone e Borsellino intorno alle 9 del mattino. Alle 11 circa la squadra, tutto lo staff, Mirri e Gardini, si sono imbarcati su un volo privato. L'arrivo nella città inglese è previsto alle ore 14, ora italiana, alle 13 ora inglese. La squadra sistemerà i propri bagli direttamente nell'alloggio presente all'Etihad Campus, pranzerà e riposerà nella struttura. Poi calzettoni e divisa per la prima seduta d'allenamento, prevista per le ore 18 circa. Corini lavorerà moltissimo sulla tattica, ma saranno previsti anche esercizi col pallone. L'allenatore del Palermo sfrutterà però questo tempo a disposizione anche per conoscere meglio ogni singolo giocatore, dal punto di vista umano e non. Condizione necessaria se si vuole creare un gruppo solido ed empatico. Non è previsto alcun incontro con la squadra di Pep Guardiola, nè tanto meno con lo stesso allenatore spagnolo. Tutti i calciatori del club inglese sono infatti impegnati con le rispettive nazionali. Il Palermo sarà accolto da una delegazione dell'Etihad Campus. Un luogo in cui al momento si respira aria di vacanza. Non per Corini, che cercherà di recuperare il tempo perduto. L'allenatore bresciano, è arrivato infatti nella settimana che precedeva l'esordio in Serie B contro il Perugia, perdendosi di fatto l'intero ritiro (quando c'era ancora Baldini, che aveva però a che fare con giocatori diversi). Venerdì allenamento congiunto con il Nottingham Forest. Una squadra che ha speso quest'anno oltre 100 milioni sul mercato estivo e che si trova al momento al penultimo posto della Premier League. Un club comunque blasonato, dalla grande storia e che ha vinto per due volte la Coppa dei Campioni (come si chiamava un tempo) nel 1979 e nel 1980. Un test importante e l'opportunità di misurarsi contro calciatori del calibro di Freuler (lo scorso anno all'Atalanta, in Serie A), Renan Lodi, Gibbs white.