PALERMO. Esame di maturità domani per il Palermo all’Adriatico contro il Pescara. Una gara che può consacrare i rosanero e soprattutto permettere – qualora arrivasse una vittoria – di iniziare a pensare ad un possibile allungo. Bruno Tedino però cerca di mantenere i piedi per terra: “Sono orgoglioso di condividere con voi e la gente di Palermo questo momento – dice in sala stampa - vogliamo continuare a lavorare al massimo; ero sicuro che la passione e la competenza non sarebbero mancate. Restano però 30 gare, quindi bisogna non pensare alla classifica”. Il Palermo continua a fare i conti con gli infortuni, l’ultimo in ordine di tempo è quello di Pomini: “Abbiamo avuto tanti infortuni, stamattina si è fatto male Pomini alla caviglia ed è dovuto uscire dal campo e non sappiamo ancora nulla a livello di prognosi. E’ un periodo complicato. Sui crociati rotti e le fratture non possiamo dir nulla: Rolando addirittura si è perforato tutto il piede e ha continuato a giocare. Sugli infortuni muscolari stiamo cercando di prendere appunti: chi mantiene il campo deve ricevere il nobel. Io chiedo lavori ad alta intensità e bisogna stare sempre attenti, anche quando cambiano le condizioni meteo”. Emergenza piena sulla fascia sinistra: “Morganella, Aleesami, Rolando sono percussionisti dal grande passo. Fiordilino può sopperire con una buona resistenza e ottime geometrie. C’è grande disponibilità e non sono preoccupato di impiegarlo. Io ho provato anche Embalo – rivela Tedino – : ha preso due pallonate devastanti, di cui uno proprio lì dove non batte il sole. Dopo un quarto d’ora l’ho tolto perchè sembra proprio maledetta quella fascia (ride, ndr). Carlos mi da tante soddisfazioni, dall’inizio e a gara in corsa, a spingere e contenere. Ovviamente sulla fascia non darebbe equilibrio adesso, ma è il mio sesto uomo”.