PALERMO. Con l'arrivo di Rino Foschi, sembrava essere già alla porta Davide Ballardini che invece è rimasto in sella e oggi ha tenuto la sua prima conferenza stampa dal ritiro austriaco. «Non ho parlato da quando è finito il campionato perchè non avevo più nulla da dire. Ricordo bene - ha spiegato - di aver detto che il Palermo poteva far bene e ricordo bene i vostri sorrisetti, è ancor più gratificante aver compiuto un'impresa che rimarrà per sempre. Dopo il campionato non c'era tanto da aggiungere, c'è un contratto». Il tecnico non nasconde gli attriti con il nuovo ds. «Nel mio primo incontro avuto con Foschi - ha detto - gli ho detto che all'indomani mi sarei dimesso e che sarebbe stato libero di scegliere un altro allenatore. Io e Foschi poi ci siamo visti e abbiamo chiarito». Adesso è tempo di costruire un Palermo in grado di mantenere senza troppi affanni la Serie A. «A questa squadra servono sei giocatori - sottolinea Ballardini - detto questo, per me è un aspetto positivo non avere tanti esuberi. In molti oggi hanno tanti giocatori, il Palermo oggi ha una rosa ridotta e soprattutto molto giovane. Dobbiamo ringraziare Gilardino, Maresca e Sorrentino, che insieme ai loro compagni sono stati straordinari. Certamente andrà via Vazquez, ma dobbiamo far forza a questo gruppo». Ballardini è fiducioso sul lavoro della società: «Non chiedo garanzie. Io, come Rino e il presidente, siamo convinti che alla squadra servano certi giocatori con certe caratteristiche. Con loro sono sicuro che faremo un buon lavoro. Poi Rino è bravissimo nel suo mestiere e c'è la convinzione di poter arrivare a questi giocatori». Immagini di Roberto Chifari