PALERMO. L’ultima volta che si erano visti tutti insieme, caschi in testa e piede sul pedale destro, era il 2013. Da allora il rally Conca d’Oro, che si disputava sulle strade sterrate intorno a Corleone, fa parte delle cronache del passato. Ma ha mantenuto un fascino intatto, al punto che ogni volta che si ripresenta l’occasione di parlarne si prova sempre a dargli nuova vita. L’occasione questa volta è stata la riunione di alcuni dei principali protagonisti delle 33 edizioni che si sono succedute in 40 anni dal 1977 in poi. C’erano piloti, navigatori, organizzatori al Motor Village di via Imperatore Federico lunedì sera, «convocati» dalla rivista Sicilia Motori diretta da Dario Pennica e dall’Aci Palermo. C’era soprattutto il primo equipaggio che si impose a Corleone: Alberto Carrotta e Ornella Amara su Renault 12 Gordini. Fecero il bis l’anno dopo ma su Opel Kadett Gt-E. Pennica ha ricordato durante la serata l’ideatore del rally, Franco Vintaloro, che prese anche parte alla prima edizione su una Lancia Stratos ma che pochi mesi dopo, morì in un incidente stradale. Dal 77 al 93 il rally Conca d’Oro fu un appuntamento fisso che vide al via anche futuri campioni del mondo della specialità. Nell’albo d’oro c’è anche Tommy Makinen, che vinse nel 1989, per poi diventare 4 volte campione del mondo. Nel 2011 si impose Teemu Arminen, altro finlandese. Maurizio Verini, ex campione europeo con Fiat, corse il Conca d’Oro con Citroen Visa 4X4 nel 1985. La gara non si disputò nel ’94 e ’95. Nel ’96 si disputò abbinata alla Targa Florio. Ma saltò di nuovo nel ’97. Poi è tornata in calendario nel ’98 e, a parte nel 2002, fu organizzata fino al 2013. In ogni caso rimase l’unico rally su terra in Sicilia. La serata di celebrazione del Conca d’Oro, a cui ha partecipato, Nino Vaccarella, si è aperta con la premiazione del navigatore più titolato, «Pai» Riggio con tre vittorie. Quindi gli altri navigatori da Ornella Amara a Eros Di Prima, ad Antonella Poli a Valentina Di Palermo. Fra i piloti, premiati Alberto Carrotta, Ninni Runfola, Totò Riolo e Giovanni Cutrera. Un particolare riconoscimento è stato assegnato allo storico direttore di gara Giacomino Sansone.