Palermo

Sabato 23 Novembre 2024

Palermo, alla Noce è festa di primavera: balli, giochi e appartenenza nella piazza di Agostino

 
 
 
 
Festa di primavera alla Noce
Festa di primavera alla Noce
Festa di primavera alla Noce
 
 
Festa di primavera alla Noce
Festa di primavera alla Noce
 

Poche piante nel quartiere Noce di Palermo per la prima festa di primavera, ma ciò che non manca è il cuore. Una festa voluta da alcune associazioni che operano nel territorio e che si prefigge lo scopo di ridare centralità e accrescere il senso di appartenenza degli abitanti della zona. Oggi pomeriggio l'appuntamento era per le 16 a fondo La Manna, in uno spazio che porta il nome di un giovane che soprattutto da quelle parti nessuno ha dimenticato. È la piazza voluta per Agostino Cardovino, che il 21 giugno del 2020 fu investito e ucciso da un'auto mentre attraversava la circonvallazione. In questo spazio, voluto dai genitori del ragazzo e dagli amici, diverse famiglie si sono raccolte oggi per festeggiare l'arrivo della stagione dei fiori. Diverse le attività per i più piccoli: truccabimbi, animazione, balli di gruppo, gonfiabili e l'immancabile merenda. «Vogliamo dare centralità al quartiere - spiega Davide Grasso, consigliere della quinta circoscrizione - cercando di ritrovare senso di appartenenza e riappropriandoci del territorio. Un quartiere, la Noce, che ha un cuore grande e che si mette sempre a disposizione. Un prova - conclude il consigliere - la stiamo avendo nel laboratorio sociale Noce, aperto da pochi mesi, in cui stiamo constatando con mano il grande cuore degli abitanti della zona». La festa di primavera della Noce è stata organizzata in collaborazione con Eris, scout d'Europa, associazione Peter Pan, associazione Basta volerlo, parrocchia di Maria Ss Assunta e laboratorio sociale Noce. «Vogliamo essere un punto di riferimento per i giovani del quartiere - spiega Giorgio Caruso del Laboratorio Sociale Noce - creando momenti e spazi di aggregazione e socialità per coinvolgere tutti. Serve una comunità giovanile che senta l’appartenenza al quartiere e sia pronta scendere in campo per difenderlo e per renderlo vivo e centrale rispetto alle dinamiche della città».

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