Non si sono visti solo per un’ora per in occasione del solito colloquio ma settanta detenuti e le loro famiglie hanno trascorso un’intera mattina insieme e gli uomini che stanno scontando la pena nella casa circondariale Pagliarelli hanno festeggiato, anticipata di qualche giorno, la festa del papà. Per l’occasione, hanno assistito allo spettacolo del maestro puparo Enzo Mancuso che ha illustrato anche le tecniche di manovre dei pupi e del cuntu. Era presente Pino Apprendi dell’Osservatorio Carceri di Antigone che ha promosso lo spettacolo. Ad aver voluto fortemente l’evento anche Gino Campanella, titolare dell’agenzia Conca d’Oro Viaggi. Un’emozione per tutti ma soprattutto per le persone in stato di detenzione che si sono ricongiunte con le loro mogli e i loro figli e hanno condiviso un momento di spensieratezza. Lo spettacolo è diventato così un’occasione per imparare di nuovo le logiche dello stare in gruppo, un modo per mettersi alla prova e avere un contatto con l'esterno. Tutte esperienze volte al reinserimento, una volta scontata la pena. Lo spettacolo ha coinvolto direttamente gli ospiti della casa circondariale regalando momenti di serenità. Un modo per abbattere quel senso di solitudine e di invisibilità che consente ai detenuti di sentirsi più vicini a chi si trova al di fuori delle sbarre. “Mentre portavo in scena i personaggi avvertivo la gioia delle famiglie di condividere un momento di gioia – commenta il puparo Enzo Mancuso – di stare insieme a guardare lo stesso spettacolo e improvvisamente la distanza e le sbarre dietro la finestra non c’erano più. Erano felici anche i bambini che non si staccavano dai loro padri e ridevano insieme a loro alle battute comiche dello spettacolo”. “Riconosciamo nel carcere un pezzo di città – dice Apprendi - e vogliamo dare un momento di serenità a chi soffre la lontananza dai propri cari . Per Antigone sono presenti tutti gli osservatori delle carceri della nostra città: Giorgio Bisagna, Francesco Leone, Sonia Randazzo, Salvo Iaci e Giacinto Vaccarella”.