Il tumore, l'arresto di Matteo Messina Denaro vissuto in diretta, la sua nuova avventura insieme alla moglie Barbara a Pechino Express. L'eroe di Italia '90, Totò Schillaci, si è raccontato in una lunga intervista a "Sportweek", per parlare non solo dell'avventura al reality (in onda dal 9 marzo su Sky), della sua Palermo e della sua grande carriera in mezzo al campo. Il 58enne siciliano, ex campione di Juventus e Inter e capocannoniere del Mondiale di casa, con oltre duecento reti messe a segno in carriera, ha raccontato la sua malattia. "A gennaio di un anno fa mi trovano un tumore al colon retto - le parole di Schillaci - A febbraio mi operano una prima volta, due mesi dopo la seconda. I medici mi dicono: "Sei guarito, riprenditi la tua vita". Accettare "Pechino Express'"con mia moglie Barbara è una rivincita sulla malattia e su quello che si era portata dietro: depressione e morte". Nella lunga intervista concessa al settimanale sportivo, Schillaci tocca anche l'ultimo fatto di cronaca che lo ha visto suo malgrado protagonista, l'arresto del boss Matteo Messina Denaro avvenuto nella stessa clinica palermitana dove era ricoverato anche l'ex giocatore. "Erano le otto e un quarto del mattino, avevo appena finito la colazione al bar e in un attimo mi sono ritrovato circondato da persone incappucciate con le armi spianate. Ho pensato a un attentato. Poi i Carabinieri si sono qualificati, ma per un attimo ci siamo spaventati tutti, c'era molta confusione. Ho una mia teoria, ma adoro Palermo e mi dà fastidio vederla associata solo alla criminalità".