Ricordare le vittime della “Strage del pane”, “colpevoli” di aver preso parte a una manifestazione che voleva chiedere pane e lavoro.
Ecco l’obiettivo della giornata commemorativa e di studio che si è tenuta nell’aula magna dell’istituto Cascino di via Fattori a Palermo, alla presenza di studenti, docenti, superstiti della strage e parenti delle vittime.
Quest’anno ricorre il 75esimo anniversario della strage avvenuta il 19 ottobre 1944 a Palermo, nelle vie Maqueda, del Bosco, Divisi e vicolo Sant’Orsola.
Durante la manifestazione popolare un drappello di soldati del regio esercito sabaudo aprirono il fuoco contro la folla uccidendo 24 innocenti cittadini palermitani (molti dei quali ragazzi) e ferendo 158 manifestanti.
Presente l’avvocato Lino Buscemi, studioso dell’eccidio e coautore del volume “La Sicilia delle Stragi” edito dalla Newton Compton, che ha tenuto una relazione ha dialogato con gli studenti.
Successivamente gli studenti hanno avuto la possibilità di ascoltare Gaetano Balistreri, un superstite della strage che ha riportato diverse ferite e che ha rievocato i momenti più drammatici del terribile massacro. A seguire la performance del regista e scrittore Franco Carollo con le attrici Giovanna Cammarata e Maria Pia Giardelli, che hanno rappresentato alcune parti di un testo teatrale dal titolo “…Una giornata d’acqua, una sposa”, orazione civile in memoria degli assassinati. Infine la professoressa Maria Franca Salamone ha declamato la poesia “La straggi di lu pani”, componimento del poeta dialettale Francesco Billeci.
L’iniziativa voluta dal dirigente scolastico del Cascino, Lucia Ievolella, vuole “onorare la memoria di quanti, pagando un caro prezzo, si sono battuti per l’affermazione di alcuni diritti fondamentali dopo anni di oppressione e di guerra. Le giovani generazione – conclude la preside - hanno il diritto-dovere di conoscere questa tragica pagina di storia cittadina che, dopo 75 anni dai fatti, si tenta ancora di occultare o sottovalutare”.
Dopo la manifestazione gli studenti della scuola, guidati dai docenti di indirizzo, hanno organizzato un banchetto a tema con una serie di pietanze che hanno rievocato ai commensali il drammatico evento. Fra questi l’antipasto “Polpettine di sarde in foglia di limone” che vuole rievocare il colore delle divise militari dell’esercito regio, oppure il primo piatto “Sangu ri pani”, fatto con fregola e pomodoro in memoria delle pallottole sparate contro i cittadini palermitani e del loro sangue sparso per le vie del centro storico.
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