PALERMO. Animalando. Un bestiario fantastico, alla Henri Rousseau, anima la passerella di Maurizio Pecoraro. E sono scimmie, giraffe, serpenti, pappagalli, leoni, i protagonisti di una storia onirica , che spazia dalla giungla alla savana.
Gli stessi colori, lo stesso immaginario, lo stesso impatto del grande pittore francese (1844 -1910) , dal tratto naif, che proprio per la sua visionaria rappresentazione della natura non venne subito compreso.
Pecoraro riedita le sue sfumature di verde, arancio, giallo, cammello, ebano, e le riporta su broccati e damaschi dall'aspetto corposo, ma incredibilmente morbidi e leggeri al tatto; e poi su sete, reti gommate, sangalli, tutti resi unici da lavorazioni audaci e da decori preziosi, cifra della Maison.
La stampa maculata della giraffa invade il completo pantaloni con la blusa dalle maniche arricciate, mentre due giraffe ricamate sotto lineano i fianchi dell' abito canotta a rete. Le squame dei serpenti si intuiscono nel giubbino in rete di neoprene, mentre tanti serpenti arrotolati, come quelli nelle ceste degli incantatori, sono stampati a colori vividi sulle vestaglie di seta avorio. La sagoma del leone si intuisce nel caban jacquard, effetto tappezzeria, in tulle di lino grezzo, nei toni del geranio, mentre la gonna a corolla sceglie il verde salvia.
In un crescendo di suggestioni si intravede anche la pantera nera sulla felpa floccata, in tulle a punto spugna, mentre le dispettose scimmie occhieggiano tra i fiori dalla gonna jacquard, nei toni della savana. La vegetazione della giungla è invece la fantasia prediletta per i bikini, che si intravedono da scollature e trasparenze. Le linee fluide esaltano la sensualità, così come i sandali costumizzati, alti, o piatti e piuttosto grossi, decorati con piume di ogni genere e colore, persino effetto frange sui tacchi .
Una sfilata emozionante che suggella il ritorno dello stilista palermitano sulle passerelle milanesi. «Sono molto grato a questa città che mi ha adottato» dice Pecoraro, che da due anni tiene personalmente le redini dell' andamento societario. «Voglio occuparmi sempre di più degli aspetti produttivi dell' azienda, per essere più vicino a miei clienti» dice.
Ma, nonostante ciò, Maurizio non molla i suoi interessi, in special modo l' arte che da sempre lo ispira per le sue collezioni colte ed estremamente sofisticate, per dettagli e lavorazioni. Del resto un designer deve trasmettere emozioni, deve andare al di là del «fare vestiti», interpretare desideri, far conoscere nuovi mondi, creare suggestioni.
E questo Pecoraro lo fa da sempre, anche nel suo negozio milanese: uno spazio cosmopolita ed elegante, dove trovano posto anche opere d' arte e pezzi di arredamento di modernariato, di cui è collezionista. Tra i progetti dello stilista l' apertura di un concept store a Parigi, prestigiosa vetrina europea, dopo il grande successo ottenuto nei paesi asiatici.
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