L'occupazione dell'aula del consiglio comunale di Palermo prosegue. Stamattina nulla nulla di fatto sul fronte del piano triennale delle opere pubbliche, della sua discussione e della sua approvazione. Era stato proposto di concentrare discussione e analisi a partire da martedì mattina, chiamando il segretario generale e, a seguire, anche il sindaco. "La proposta lanciata dalla nuova maggioranza del Consiglio si è scontrata con l’evidenza che il punto è all’ordine del giorno dal mese di maggio", hanno dichiarato i consiglieri dei gruppi Avanti Insieme, Movimento 5 Stelle, Partito Democratico e Sinistra Comune. Sostanzialmente s ritiene che la proposta sia un modo di dilatare ulteriormente i tempi. Sinistra comune, infatti, aveva proposto che si continuasse oggi stesso la discussione. "Oggi - aggiungono gli occupanti - votando favorevolmente la pregiudiziale di Fratelli d’Italia che voleva il Sindaco in Aula, dopo avere noi stessi chiesto e ottenuto dal primo cittadino la disponibilità ad essere presente, pensavamo ci fossero tutte le condizioni per non perdere tempo ulteriore e continuare i lavori a oltranza. Eravamo certi così di andare incontro immediatamente al primo punto delle richieste di audizione da loro avanzate. Incredibilmente il centrodestra ha invece abbandonato l’Aula, facendo per l’ennesima volta saltare il numero legale". "Tutta una costruzione fuori luogo" rintuzzano le minoranze che hanno però in mano ormai i numeri d'aula "si preferisce continuare una pantomima piuttosto che aderire alla proposta e andare a una concentrazione della discussione la prossima settimana". "No - è la replica -. E' evidente la volontà di procedere con azioni di ostruzionismo senza volersi assumere la responsabilità del ritardo nella votazione di un atto che il Consiglio discute in pratica dal mese di marzo - proseguono - e che la mancata approvazione rischia di afre perdere alla città milioni di euro di investimento e di opportunità alla città".
Sindacati in agitazione, domani sit in a Piazza Pretoria
“Siamo molto preoccupati, oggi abbiamo assistito all’ennesimo estenuante valzer della politica, una seduta che si è chiusa ancora una volta con la mancata approvazione del piano triennale delle opere pubbliche, segnando una delle pagine più nere del confronto tra partiti che dovrebbero avere a cuore lo sviluppo della città e l’interesse generale”. A dichiararlo sono i segretari generali di Fillea Cgil Palermo Piero Ceraulo, Filca Cisl Palermo Trapani Francesco Danese e Feneal Uil Tirrenica Messina Palermo Pasquale De Vardo - Dal dibattito sono emersi solo logiche ostruzionistiche e personalismi figli di una campagna elettorale già avviata. Sono queste le motivazioni che hanno spinto buona parte dei consiglieri a ostacolare il cammino del piano triennale 2020-2022, presentato in aula nell’aprile scorso, rendendolo vano ai fini di un avvio repentino degli appalti. Ma l’approvazione del piano è funzionale al via libera al piano triennale 2021 -2023, dentro il quale ci stanno progetti già pronti per essere appaltati, in progettazione esecutiva. Progetti con copertura economica derivante da finanziamenti europei. E quindi il rischio di far saltare centinaia di milioni di euro è davvero dietro l’angolo. Il piano triennale 2020-22 va approvato per consentire entro il 31 dicembre l’approvazione del piano triennale 2021-2023”. Domani una delegazione degli edili sarà presente in piazza Pretoria mentre a Roma si svolgerà la manifestazione unitaria degli edili di Fillea, Filca e Feneal sui temi della sicurezza nei cantieri . “Domani – aggiungono Ceraulo, Danese e De Vardo - saremo all’assemblea a rappresentare i lavoratori edili di questa città che negli ultimi dieci anni hanno pagato il prezzo di una crisi strutturale dell’edilizia e che a causa di un conflitto tutto politico rischiano di non giungere al traguardo di un futuro occupazionale che sarebbe assicurato invece dallo sviluppo di alcune opere strategiche necessarie per la città”.