PALERMO. Palermo per due giorni il 19 e 20 febbraio ospiterà "Il Futuro di Arte e Cultura": ANALOGICO CONTRO DIGITALE?" un colloquio internazionale dedicato al rapporto d’interazione fra i media analogici e digitali che danno forma all'arte nel mondo contemporaneo.
Organizzato dalla Città di Palermo in collaborazione con la casa editrice tedesca di arte e fotografia Steidl, il “colloquium” coinvolge in qualità di relatori eminenti teorici e professionisti internazionali di questi settori. Saranno presenti Gerhard Steidl, Robert Polidori, fotografo americano, Malcolm Einaudi Humes, Presidente della Fondazione Giulio Einaudi, Gianni Mascolo, Art Director del “Il Venerdì di Repubblica”, Ronald Grätz, Segretario Generale dell’Ifa (Istituto tedesco per le Relazioni culturali con Paesi stranieri), solo per citarne alcuni. Al centro della discussione sarà la questione se analogico e digitale siano agli antipodi o se al contrario, il futuro di arte e cultura non si basi piuttosto su una dinamica e flessibile cooperazione fra loro.
Il via, ai Cantieri Culturali alla Zisa, è fissato per la mattina di giovedì 19 febbraio con il tradizionale saluto alla città con la partecipazione del Sindaco di Palermo Leoluca Orlando, dell’Assessore alla Cultura Andrea Cusumano, di Gerhard Steidl (Editore e Tipografo, Gottinga) Roberto Lagalla, (Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Palermo) Francesco Giambrone, (Sovrintendente Teatro Massimo, Palermo) Daniele Ficola, Direttore del Conservatorio di musica, Vincenzo Bellini, Palermo).
A seguire gli interventi di Gerard Steidl, Ronald Grätz, Constanze Reuscher, giornalista, corrispondente di “Die Welt” e nella serata la proiezione del film documentario “Come creare un libro con Steidl”.
Per il 20 è previsto l’intervento di Robert Polidori, Gianni Mascolo, Giulio Einaudi.
Si chiude venerdì alle 19 con l’inaugurazione della la mostra del fotografo Mauro D’Agati presso il padiglione Zac all’interno dei Cantieri e un party con la performance musicale di Domenico Sciajno e Miriam Palma e special guest Erlend Øye.
“Palermo panorama” raccoglie il racconto della città natale di Mauro D’Agati dal 1995 al 2014. Circa 400 foto di Palermo vista attraverso lo sguardo del fotografo che ne ha colto gli aspetti più affascinanti e contraddittori.
Dalle spiagge inquinate di Termini Imerese a Vucciria, il quartiere-mercato nato nel settecento, una volta simbolo della città e oggi area degradata nelle mani della criminalità. Ma nella complessa e sfaccettata narrazione di questi luoghi, c’è anche spazio per fenomeni più pop come i cantanti siciliani neomelodici o la storia di Massimo e Gino, icone del movimento gay siciliano.
La mostra è curata da Gerhard Steidl e realizzata in collaborazione con la città di Palermo ed è ospitata fino al 13 aprile alla galleria ZAC, un ex hangar ristrutturato all'interno dei Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo.
Mauro D’Agati (Palermo, 1968) ha cominciato a lavorare negli anni novanta come freelance per diverse manifestazioni artistiche, dai festival jazz agli spettacoli teatrali che si svolgevano in Sicilia.
Nella sua carriera ha collaborato con varie riviste italiane e internazionali e molti dei suoi reportage sono diventati dei libri come Vucciria (Contrasto, 2005), Palermo unsung (Steidl, 2009), Napule Shot (Steidl, 2010) e Marzia’s family (Steidl, 2015).
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