Palermo

Domenica 24 Novembre 2024

Quando la tivù era un lusso: i cinema che hanno fatto la storia di Palermo - Foto

Un congresso della Democrazia Cristiana al Supercinema
 
L’arena Celso, nell’omonima via, da anni ormai in abbandono
Una vecchia immagine del Rouge et Noir
Il cine-teatro Finocchiaro di via Roma
Una convention delPartito Socialista al cinema Nazionale
Il corteo funebre di Joe Petrosino passa davanti al cinema Edison, in piazza Verdi, il 19 marzo 1909

PALERMO. «Che ne sai di un mondo tutto chiuso in una via e di un cinema di periferia?» cantava Lucio Battisti. Pensieri e parole, 1971. Oggi i cinema di periferia non esistono più. Qualche insegna resiste su muri scrostati. Cortili nascosti lasciano intravedere lo spazio del sogno, ex sale ospitano attività commerciali, qualcuno sopravvive come teatro, talvolta ogni traccia è scomparsa. Proiezioni mattutine, seconde e terze visioni, due film diversi con un solo biglietto... Tutti rituali perduti. Oggi le sedie devono essere comode per contrastare le poltrone di casa, le multisala aiutano a salvare i bilanci. Un’epopea popolare che rivive nelle pagine di «Racconti di Palermo e dei suoi cinema» (220 pagine, 23,50 euro) che Andrea Calvaruso, con l’aiuto di Giovanni Lizzio, ha realizzato compiendo un censimento di tutte le sale palermitane dall’inizio del Novecento ad oggi. E si scopre che in città sono esistiti 170 cinema: scheda dopo scheda riaffiorano memorie giovanili. Splendor, Gardenia, Girasole, Orchidea, Papavero... I nomi evocavano giardini profumati, la realtà era povera ma il divertimento assicurato. «Da ragazzo - racconta Andrea Calvaruso - vivevo a Boccadifalco e mio zio mi portava al cinema al Floreal. Nel terremoto del 1968, la scuola media fu danneggiata e trasferita proprio dentro i locali del Floreal. Quando ho raccontato questa storia mi hanno detto: questo cinema non è mai esistito. Allora ho voluto fare un lavoro di testimonianza, ridare a ciascuno il proprio cinema». Andrea Calvaruso, 55 anni, ferroviere, vive da più di trent’anni a Bologna ma torna spesso a Palermo. Il progetto decolla quando le sue ricerche si uniscono a quelle di Giovanni Lizzio, che da un po’ di tempo gira nelle periferie fotografando gli ex vecchi cinema (foto Petyx) ALTRE NOTIZIE NELLE PAGINE DEL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA

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