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Radici a Palermo e sguardo oltre confine: la scommessa vinta dall'agenzia digital IM*MEDIA

Fatturato previsto di 2,3 milioni, in crescita del 10 per cento. Quasi un terzo arriva dalla Sicilia. Ora è il momento del lancio di progetti a supporto delle piccole e medie imprese meridionali con i talenti del Sud richiamati a lavorare per il loro territorio

È un viaggio che dura da poco più di 25 anni quello di IM*MEDIA, agenzia di comunicazione che, come un novello Ulisse, non ha mai dimenticato la propria casa e le proprie radici, senza perdere però quella spinta a scoprire cosa c’è al di là del mare. Solo che in questo caso la terra amata non è Itaca, bensì Palermo, capitale normanna oggi sempre più desiderosa di far sentire la propria voce. Una di queste voci è proprio quella di IM*MEDIA (qui il sito internet), agenzia digital in continua evoluzione ed espansione, che ha saputo cogliere nel momento di crisi pandemica un’opportunità rara: quella di posizionarsi come una valida alternativa al mondo della comunicazione storicamente con sede a Milano.

La crescita del 2021

IM*MEDIA, che è digital agency del gruppo Giornale di Sicilia-Gazzetta del Sud, ha ottenuto quest'anno una crescita intorno al 10 per cento con un fatturato previsto di 2,3 milioni di euro e collaborazioni di prestigio con brand e aziende italiane e progetti digitali per clienti oltre confine, come ad esempio in Francia, Spagna, Svizzera, Messico e Russia.

I grossi partner

«In 25 anni - sottolinea Pasquale Esposito Lavina, co-founder e ceo di IM*MEDIA - abbiamo collaborato con aziende, per progetti anche premiati, come Samsung, Sixt Italia, Cappellini (Poltrona Frau Group), Geronimo Stilton (Atlantyca Entertainment), abbiamo oltre 50 clienti decennali, come ad esempio Sellerio editore o CairoRcs Media (prima Rcs Pubblicità), e realizzato più di 500 sistemi digitali».

Sud e Nord

Eppure, aggiunge il co-fondatore, «all’inizio il nostro essere meridionali non era qualcosa che potesse essere granché urlato». Ecco quindi la decisione di essere presenti a Milano e Firenze, sentita quasi come necessità per avvicinarsi ai clienti. «La comunicazione - prosegue Esposito Lavina - è sempre stata un mondo in cui la vicinanza fisica era un elemento reputato come di fatto necessario, la multinazionale che un tempo si affidava a un’agenzia del Sud doveva mettere in conto delle barriere geografiche che oggi sono state abbattute grazie allo sdoganamento del digitale».

L'abbattimento delle distanze

Oggi il paradigma è completamente cambiato, in parte anche grazie a un abbattimento delle distanze fisiche e un lavoro reso, negli ultimi due anni, necessariamente più agile.  «Solo fino a pochi anni fa essere un’agenzia digital del Sud poteva essere penalizzante, si rischiava di essere tagliati fuori dal mercato - spiega Esposito Lavina -. Oggi la pandemia ha abbattuto le distanze e permesso di rivedere tanti vecchi stereotipi sul mondo della comunicazione». Ora infatti la necessità di un rapporto professionale geograficamente più vicino sta via via scomparendo e questo sta aprendo il campo a eccellenze del settore dislocate anche in zone un tempo considerate lontane dall’asse Milano-Roma.

I traguardi raggiunti nel 2021

Solo nel 2021 sono stati diversi i progetti realizzati per realtà di primo piano come ad esempio Leasys Rent, un brand Stellantis, per il quale sono stati sviluppati progetti digital legati alla mobilità alternativa di car sharing, o la progettazione e la UX/UI delle App PRY-CAM HOME per Prysmian Electronics. O ancora la gestione dei canali Social per brand come Felce Azzurra o Vileda per l’Italia e le azioni di comunicazione integrata per il Gruppo Caronte & Tourist. Con una fine d'anno che si caratterizza per l’online di progetti digitali per Barovier & Toso e Magaldi Power S.p.A.

«Il nostro territorio»

«Abbiamo scelto di scommettere sul nostro territorio - continua il ceo di IM*MEDIA - e di contribuire attivamente al suo sviluppo economico, consapevoli che oggi con la maggior interconnessione che stiamo vivendo si possono sviluppare progetti importanti e allo stesso tempo possiamo riappropriarci di una qualità della vita alta sempre più ricercata dai professionisti».

Back To Sud

Ed è sulla base di questo presupposto che IM*MEDIA lancia Back To Sud, una speciale campagna di recruitment indirizzata in particolar modo ai tanti talenti che per i più svariati motivi avevano dovuto lasciare il Sud. Diversi i professionisti che «hanno fatto ritorno» e si sono uniti alla squadra di 50 persone che compongono l’agenzia palermitana. Come Mirko Di Gregoli, rientrato a Palermo dopo dieci anni a Torino come account manager del Gruppo Armando Testa, oggi responsabile account dell’area branding e social media marketing di IM*MEDIA, o Salvatore Ducato, ventottenne palermitano tornato da Amsterdam, ora coordinatore del progetto Easy IM*MEDIA. Così come Riccardo Todaro, che, dopo diverse esperienze in ambito HR e gestione clienti con Nike ad Amsterdam e Pokerstars a Dublino, ha scelto di proseguire il suo percorso professionale a Palermo. Oppure la front end developer Ninni La Marca, che dopo anni di lavoro a Roma come web accessibility expert per la pubblica amministrazione si è trasferita nuovamente sull’isola con la famiglia, entrando nella squadra di IM*MEDIA, o ancora Nicolò Palmigiano, che dopo anni di consulenza con Open Reply a Milano si è unito al team dei back end developer di IM*MEDIA. Infine, anche Marina Cerami, oggi Head of Customer Success, è tornata a Palermo dopo aver lavorato per un'azienda specializzata in sviluppo software a Pisa come Progettista UX e UI utilizzando la metodologia Agile.

L’agenzia di comunicazione con sede a Palermo, con la campagna di recruiting Back To Sud, punta a diventare l’Itaca digital del Sud Italia a cui far ritorno.  Il progetto punta a  valorizzare il south working, sempre più ricercato da tantissimi professionisti, e più in generale a dimostrare come il Sud stesso possa diventare vivaio di talenti digital che vogliano contribuire alla sua stessa crescita. «Fino a pochi anni fa - dice Pasquale Esposito Lavina - se ambivi a una carriera nel mondo della comunicazione eri quasi obbligato a prendere un biglietto di sola andata direzione Nord o estero. Ci piace pensare che con IM*MEDIA stiamo contribuendo a dare forza propulsiva a Palermo e alla Sicilia affinché si crei un tessuto lavorativo sempre più ricco di opportunità. L’obiettivo è che oggi la scelta non debba più essere tra la propria città e il lavoro dei sogni, ma che si possa tranquillamente trovare il giusto equilibrio qui, pur con tutte le contraddizioni che ancora caratterizzano la nostra isola».

Il supporto alle PMI

Tra i progetti appena lanciati dall’agenzia palermitana c’è anche Easy IM*MEDIA, dedicato in particolar modo alle piccole e medie imprese, che vuole porsi come supporto concreto per tutte quelle realtà imprenditoriali che si stanno confrontando ora con il processo di digitalizzazione sempre più predominante e necessario. L’obiettivo non è solo quello di fornire un servizio digital, quanto di essere consulenti a 360° capaci di accompagnare PMI, professionisti e piccole realtà del territorio, in un percorso di trasformazione digitale in costante cambiamento, andando così a colmare un vuoto di mercato significativo, soprattutto in molte zone del Sud Italia. Lo dimostra il fatto che il 2021 è l’anno in cui il fatturato proveniente dalla sola Sicilia praticamente raddoppia, costituendo il 30% del fatturato dell’agenzia.

Gli ostacoli da superare

Il percorso non è semplice e questo IM*MEDIA lo sa bene. «C’è fame e interesse da parte delle imprese del Sud intorno alla digitalizzazione in atto - conclude Esposito Lavina - ma ancora non c’è una conoscenza tale da comprendere la portata e l’efficacia dello strumento e i budget necessari per sfruttare a pieno la potenza del digitale. Uno dei grossi problemi del nostro territorio è che purtroppo c’è ancora poca cultura, oltre che d’impresa, anche del digitale, salvo le dovute eccezioni particolarmente lungimiranti. Con IM*MEDIA vogliamo cercare di lavorare a stretto contatto con le tante realtà, siciliane e non, che vogliono scommettere sui prossimi scenari che la rivoluzione digitale sta aprendo a velocità sempre più rapida».

 

 

 

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