Palermo

Venerdì 22 Novembre 2024

X Factor chiude i battenti, per Beatrice Quinta e gli altri il difficile adesso è confermarsi al vertice

La proclamazione dei Santi francesi
La proclamazione dei Santi francesi
Beatrice Quinta
Beatrice Quinta
 
Linda
Linda
Fedez
Fedez
I Santi francesi
I Santi francesi
I Tropea
Ambra Angiolini

Il lavoro per i vincitori, i Santi Francesi, così, come per gli altri finalisti di X Factor, a partire dalla palermitana Beatrice Quinta, giunta al secondo posto, comincia adesso. Con un singolo in mano che ha goduto di un lancio di tutto rispetto. Nulla di più, questo è bene che sia chiaro, da oggi non ci saranno più riflettori puntati, i giovedì sera da protagonisti, una macchina produttiva al proprio servizio, giusto un pizzico di popolarità, da lavorare con delicatezza. D’altra parte, quella dei Maneskin che si classificano secondi alle spalle del ragusano Lorenzo Licitra, è ormai una vicenda datata e solo la più eclatante tra le tante che la lunga storia di questo show ha da raccontare. Una storia lunga che però può certamente aggrapparsi a punti fermi per rilanciarsi ancora in termini di vitalità; punti di share per esempio, 16 in più a quanto pare rispetto alla scorsa stagione, la prima senza Cattelan. Quest'anno alla conduzione è stata chiamata Francesca Michielin, una di casa, vincitrice del talent esattamente dieci anni fa e una delle poche a farcela davvero ai più alti livelli, la prova vivente che partecipare a X Factor può dare una possibilità, basta mettere a frutto con serietà il proprio talento facendo le scelte più azzeccate e lavorando sodo. Ma la verità è che la Michielin è andata decisamente oltre, ha aperto ad una nuova prospettiva per quel che riguarda la conduzione del format, totalmente dalla parte dei ragazzi in gara, probabilmente memore della propria esperienza. Sarà anche per questo che mai come quest’anno al centro della scena sono finiti i concorrenti. Capitolo a parte la giuria. La rivoluzione è partita dal ritorno dopo quattro anni di Fedez, che con i suoi 14 milioni e mezzo di follower (solo su Instagram) rappresenta quasi un media a sé, importante per uno show che vive molto anche come fenomeno social, ma soprattutto che rappresenta idealmente un ritorno a quell'X Factor che ha tanto appassionato in passato. A farla da padrone, tuttavia, piuttosto che Fedez, è stato, immerso in quegli abiti fortemente sgargianti e forte della propria presenza naif, Dargen D’Amico, che durante questi sette live si è molto concentrato nel punzecchiare a ripetizione e senza nemmeno nasconderlo troppo l’amico influencer. Le altre due novità al tavolo dei giudici sono state Ambra e Rkomi; la prima ha portato un po' di vivacità in termini di femminilità ma, soprattutto, di tempi televisivi. Rkomi ha portato a casa l’edizione a fulminee vampate di trama, dai battibecchi con Fedez alla presunta liaison con Beatrice Quinta e quel petto nudo esposto ogniqualvolta era possibile farlo. Tutti elementi che hanno decretato il successo di X Factor 20220, oltre ovviamente alle doti dei concorrenti. X Factor resta ancora oggi il principale talent musicale italiano: la credibilità si riflette sulla discografia. X Factor è sempre riuscito a fare in modo che il pubblico a casa non percepisse mai i concorrenti come personaggi televisivi, andando a pescare a piene mani nel circuito indipendente, artisti già fatti, consolidati, presenti su Spotify, conosciuti nell’ambiente e sul punto di esplodere. Niente figurine senza cognome. Sono questi i casi, per esempio quest’anno, di Dadà, di Beatrice Quinta, dei Tropea, di Lucrezia e dei Santi Francesi. Questo perché le favole piacciono a tutti, pensare che dalla propria cameretta si possa arrivare chissà dove risulta confortante al pubblico, ma anche pericolosamente fuorviante, perché fare musica è un mestiere serio e serve professionalità, quella professionalità che X Factor ha scelto di raccontare e che parrebbe appassionare ugualmente. Un’edizione che chiude dunque con un «+» davanti, il che fa già notizia, considerate le voci che si rincorrevano ormai già dalla scorsa stagione riguardo il contratto tra Fremantle, società che produce lo show, e Sky in scadenza, e di un clamoroso ritorno a RaiDue, rete dove ha debuttato il format nel 2008 ma che non è mai riuscita a farlo decollare (così com'è successo con il defunto The Voice). Poco prima dell’annuncio dei Santi Francesi come vincitori di questa sedicesima edizione, Francesca Michielin ha ufficialmente aperto le selezioni per la diciassettesima, il che vuol dire che la contrattazione si è felicemente risolta.

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