Comincerà con mezz’ora di ritardo per una protesta sindacale domani sera (18 novembre) al Politeama di Palermo (21.30 anziché 21 e in replica sabato 19 alle 17,30) il melologo su testo di Giuseppe Montesano con Toni Servillo e l’Orchestra Sinfonica Siciliana diretta da Gianna Fratta. Un divertissement tra parole e musica con le pagine più note di Giacomo Puccini. Anche Puccini aveva ed ha i suoi detrattori. Anche lui, amato in vita dal pubblico e osannato dalla critica per la sua capacità di scrivere pagine di immediata e profonda godibilità, aveva ed ha chi lo considera vacuo, zuccheroso, perfino volgare. Toni Servillo, o meglio il suo personaggio, dipintogli addosso dal sofisticato testo di Giuseppe Montesano, è tra questi. Il melologo Puccini, Puccini, cosa vuoi da me?, in programma per il ciclo Crossover e Opera, concepito e scritto da Giuseppe Montesano per Toni Servillo, è un divertissement che trae spunto dal vivace dibattito che si sviluppò sulle musiche del compositore già mentre lo stesso era in vita. Il doppio appuntamento palermitano, realizzato in collaborazione con il Festival Puccini di Torre del Lago, vede sul palco, accanto a Toni Servillo in veste di voce recitante, l’Orchestra Sinfonica Siciliana diretta da Gianna Fratta, il soprano Maria Tomassi e il tenore Aquiles Machado. Lo spettacolo è un equilibrato dialogo tra parole e musica, a volte un combattimento giocato colpo su colpo, le parole a cercare di dimostrare la vacuità della musica di Puccini, le note a provarne la grandezza. Chi vincerà il prezioso duello tra Servillo e l’orchestra? Si riuscirà a convincere Servillo, che entra in scena esclamando «Non mi dirai che ti piace Puccini!» e che è un uomo snob amante della musica dodecafonica ad appassionarsi alle pagine dell’operista lucchese? In prima esecuzione in Sicilia, lo spettacolo era stato realizzato un’unica volta, sempre col duo Servillo-Fratta, nel Festival Puccini di Torre del Lago due anni fa con grande successo di pubblico e di critica. La riproposizione in Sicilia è motivo di grande orgoglio per la direttrice artistica della Foss: «Sono molto felice che l’amico Toni abbia accettato, nonostante i tanti impegni legati ai film che sta girando, di riproporre a Palermo uno spettacolo che è davvero una chicca musicale e testuale. Sono altresì certa che questa tipologia di format, che unisce parole a musica, sarà di grande interesse per il pubblico palermitano. Le musiche proposte sono tutte rigorosamente di Puccini. Si ascolteranno arie e duetti celebri, oltre ad una versione solo strumentale del coro a bocca chiusa della Madama Butterfly. Il programma musicale spazia da arie tratte da La Bohème a pagine di Tosca, come il duetto Mario, Mario e l’aria Vissi d’arte, dal finale dell’opera Madama Butterfly all’aria Sola, perduta abbandonata di Manon Lescaut». In scena Servillo, che si è invaghito di una donna che ama Puccini. Il desiderio di far colpo sulla donna lo porta ad ascoltare la musica di Puccini. «Dopo l’ascolto dei primi brani – scrive Giuseppe Montesano nelle note del concerto - l'uomo si chiede come sia mai possibile questa bizzarria! Si chiede come mai alla donna piacciano poeti sottili e raffinati, le piaccia Rilke e Trakl, adori la musica dissonante di Schoenberg e Webern e possa poi considerare Puccini un grande. L’uomo, dal suo canto, tenta di svalutare ciò che ascolta, ma qualcosa accade, brano dopo brano e lo scenario cambia». Mezz’ora di ritardo, dunque. Vediamo perché. «A seguito dell’assemblea dei lavoratori della Fondazione orchestra sinfonica siciliana, le segreterie territoriali ed aziendali hanno preso atto che il rapporto di fiducia tra lavoratori e management ha raggiunto quei livelli minimi storici tali da non poter intraprendere alcun tipo di trattativa con chi oggi rappresenta la Fondazione», scrivono in una nota le segreterie della SlcCgil, FistelCisl, Uilcom e FialsCisal, in merito allo stato di agitazione proclamato dai lavoratori della Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana, che proseguiranno suonando in abiti civili anche nel concerto in programma domani, 18 novembre. I dipendenti della Foss denunciano il mancato insediamento del consiglio di amministrazione e la carenza di organico. «Le scriventi organizzazioni sindacali - proseguono - denunciano il fallimento della gestione commissariale che ha mancato gli obiettivi di garantire la funzionalità dei comparti orchestrali e amministrativi e ha creato un clima di ostilità e tensione». I sindacati si rivolgono all’assessore al Turismo appena insediato Francesco Scarpinato e chiedono che vengano individuate delle figure professionali di grande spessore per comporre il nuovo Consiglio di amministrazione.