Dal 14 al 17 settembre 2022 la sede del centro Amazzone e alcuni spazi del quartiere Capo diventeranno palcoscenico diffuso, ma anche laboratorio ideale di ricerca e sperimentazione di nuove relazioni umane ed estetiche tra antropologia e teatro oggi nell’ambito «Platea Civica Festival al Capo/ClassicoXContemporaneo», ideato e diretto dalla drammaturga Lina Prosa e promosso dal centro Amazzone di Palermo. Sarà l’occasione per sperimentare una nuova forma di festival: un’unica compagnia per un molteplice approccio scenico a un tema drammaturgico che coniughi il classico con il contemporaneo. Saranno le «Troiane» di Euripide a tessere le fila di una mappa drammaturgica fatta di atelier, incontri, spettacoli e canti. Il Festival con il sostegno dell’assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, la collaborazione del Parco archeologico di Segesta e la supervisione di Valerio Strati, partirà mercoledì 14 settembre alle 15 con la salita a piedi verso il Teatro greco, dove ci sarà il sopralluogo drammaturgico «Troiane/Anomalie di una sconfitta», formula già sperimentata da Lina Prosa nell’ambito del Festival «ScenaSegesta». L'iniziativa extra-urbana - dicono gli organizzatori - rientra nella natura drammaturgica del progetto «Platea Civica» che promuove il cambio di sguardo sul rudere contemporaneo da guardare con gli occhi con cui si guarda il sito teatrale greco. Il progetto con questa chiave ha già promosso nel 2022 nel quartiere performances e momenti di studio. I materiali progettuali e drammaturgici saranno presentati da Lina Prosa al convegno internazionale dell’Università di Strasburgo "Rappresentazioni e pratiche dello spazio al tempo dell’Antropocene». Il 15 settembre gli artisti e i partecipanti al progetto si sposteranno a Palermo. Alle 10,30, nella sede del centro Amazzone (via dello Spirito Santo) è in programma il laboratorio teatrale aperto al pubblico «La costruzione del nemico» con approfondimenti curati da Flavia Frisone, docente di Storia Greca all’Università del Salento. Alle 18 nel vicolo San Paolino, nel cuore del Capo, i partecipanti converseranno con la giornalista Marta Occhipinti su «Temiscira e le Amazzoni. Discorso su un’altra battaglia di donne». Infine, alle 19, «Canto dal Rudere. Dedicato a un teatro che non esiste», voce di Alba Sofia Vella con la collaborazione della band Bulkhar. Il 16 settembre alle 19 ci sarà il primo spettacolo sulla scalinata di via dell’Eternità, sempre al Capo, con la performance di danza di Silvia Giuffrè dedicata a «Demeter dea della della terra», pretesto scenico per testimoniare attraverso uno dei miti centrali della storia umana l’indissolubile rapporto tra l’uomo e la natura. L'ultimo giorno, il 17 settembre, alle 19, sempre in via dell’Eternità, si chiude il ciclo sulle Troiane con lo spettacolo «Troiane. Insensato è il nemico». La drammaturgia dello spettacolo cuce brani dal testo di Euripide, da «I Persiani» di Eschilo e da «Filottete» di Heiner Muller.