Kalós si rinnova. Dopo quasi dieci anni cambia il logo della storica casa editrice palermitana, punto di riferimento nel campo dell’arte e della cultura siciliana, con un catalogo che spazia dalla saggistica alla narrativa.
La casa editrice, fondata nel 1989 con una forte vocazione artistica, specializzata in pubblicazioni volte alla valorizzazione del territorio siciliano e della sua identità, nel 2018 viene rilevata da Composervice Italia s.r.l., di Giovanni Lo Giudice, imprenditore di successo e oggi editore.
Diventa soprattutto nota per Kalós, arte in Sicilia, rivista trimestrale d'arte e di architettura che nel 2019, dopo un'interruzione di sei anni, ritorna sul mercato col nuovo sottotitolo L’accento sul bello, a dimostrazione della volontà di ampliarne i contenuti a un concetto più esteso di bello siciliano. Proprio da qui parte il rebranding, da un sottotitolo che diventa ora il motto della casa editrice.
“Negli ultimi anni l’accento ha assunto un ruolo fondamentale per noi – spiega Giovanni Lo Giudice, editore di Kalós -. - Il nostro obiettivo è quello di mettere l’accento su tutto il bello del nostro territorio, non solo con la rivista, ma anche attraverso un catalogo estremamente variegato, fatto di generi diversi. Nel vecchio marchio l’accento era oscurato dalle proporzioni degli altri elementi e non riusciva a trasmettere questa mission: serviva un simbolo che ci permettesse di esprimerla al meglio ma che al tempo stesso non tagliasse nettamente con un passato di cui siamo fieri e che non vogliamo cancellare”.
“Nel nuovo logo abbiamo deciso di dare un ruolo da protagonista all’accento – spiegano la responsabile marketing Chiara Boncimino e il grafico Flavia Filpi -, ora ben visibile all’interno di una K che riprende, ma innova, quella con cui i nostri lettori hanno imparato a conoscerci negli ultimi anni. L’accento è oro, un colore da sempre scelto per decorare ogni tipo di bellezza, dai mosaici bizantini ai capolavori del liberty. Ma l’oro è anche calore, forza. È il simbolo del movimento ed è indice di apertura, sblocco, espansione. All’oro abbiamo affiancato il porpora, un colore pregiato simbolo del mondo antico ma anche espressione di energia e passione”.
“Vogliamo consolidare – conclude l’editore Lo Giudice - il nostro ruolo di punto di riferimento per l’arte e la cultura siciliana e al tempo stesso essere pronti per i tanti progetti che ci aspettano. Il tutto sempre con la stessa passione che ci spinge a divulgare la bellezza del territorio, sperando di ispirare nei lettori – siciliani e non - la voglia di conoscerla e di contribuire a preservarla.”
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