Palermo

Domenica 08 Settembre 2024

Poliedrica e sublime, Palermo piccola capitale dell’Art Nouveau

E. Basile, Chiosco Ribaudo in piazza Castelnuovo, Palermo1916; Alzato, (Dotazione Basile, Coll. Scient. D’Arch, Unipa)
E. Basile, Kursaal Biondo, via E. Amari, Palermo 1913. Ingresso principale; foto d’epoca (da «L’Architettura Italiana», X, 10, 1915)
E. Basile, Villa Deliella in piazza F. Crispi a Palermo, 1905-1908. Veduta d’insieme del fronte sulla via A. Borrelli e del fronte piano delle Croci (poi piazza F. Crispi);foto (Interguglielmi, Palermo)
Ernesto Basile Teatro Massimo, piazza G. Verdi, Palermo 1875-1882. Studio in alzato del lampione per l’illuminazione della piazza, 1897 (Dotazione Basile-Ducrot, Coll. Scient. D’Arch, UniPa)
Ernesto Basile, Chiosco Ribaudo in piazza Castelnuovo, Palermo, 1916. Veduta d’insieme; foto (Dotazione Basile, Coll. Scient. D’Arch, UniPa)
Ernesto Basile, Villino Vincenzo Florio all’Olivuzza, Palermo, 1899-1903. Veduta dal parco; foto (Dotazione Basile, Coll. Scient. D’Arch, UniPa)
Giuseppe Capitò, Ingresso monumentale di via Roma, Palermo, 1924. Veduta prospettica d’insieme; riproduzione fotografica (Archivio D. Cappellani, Palermo)
Paravento a quattro ante in quercia, tela stampata, vetri molati e dorature; foto 1899 ca. (E. Brai, Palermo)
Stabilimento Ducrot in via P. Gili, Palermo; Sala macchine; foto 1910 ca. (Fondo Ducrot, Coll. Scient. D’Arch, UniPa)

Nell’ambito del progetto Green Lab ai Cantieri, domani venerdì 3 dicembre, alle 18, allo Spazio Mediterraneo dei Cantieri Culturali alla Zisa, sarà inaugurata la mostra “Poliedrica e sublime. Palermo piccola capitale dell’Art Nouveau”, organizzata da Legambiente Sicilia e dal Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Palermo e curata dall’associazione La Linea della Palma, partner del progetto. La mostra, che potrà essere visitata fino al 9 gennaio 2022, racconta l’inscindibile legame tra l’architettura e l’arte per la decorazione e l’arredo, che aveva caratterizzato le costruzioni del periodo Art Nouveau, anche alla luce delle stesse esperienze europee, che vide il proliferare di artisti, decoratori e artigiani qualificati nel campo delle arti applicate che confermarono Palermo uno dei centri dell’Art Nouveau, alla pari di Torino e Milano. Da una prima fase, ancora artigianale in cui il progetto e la creazione costituivano un unicum, si passò presto ad una produzione industrializzata che vide la nascita di numerose aziende, piccole e grandi, in tutto il territorio siciliano. Mai come allora la Sicilia si è trovata al centro di scambi commerciali, artistici e culturali con gli altri Paesi d’Europa e d’Oltreoceano, superando tutte le difficoltà che il suo essere Isola certamente poneva, e permeata di quell’ottimistica visione propria della Belle Epoque, la Bella Epoca, industriosa, frizzante, onirica e fiduciosa. La mostra sarà visitabile dal lunedì al venerdì: ore 9.30/12.30 e ore 15.30/18.30. I sabati, le domeniche e i giorni festivi (8/12 e 6/1): ore 9.30/12.30. Resterà chiusa il 25, 26 e 31 dicembre e 1 gennaio 2022

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