Il Festival delle Letterature Migranti torna per la settima edizione, a Palermo e online, sino al 31 ottobre 2021. Ieri, incanto e applausi, per il concerto alla Cappella Palatina organizzato anche dalla Fondazione Federico II in collaborazione con il Conservatorio “Alessandro Scarlatti” di Palermo. Il Festival di letteratura ideato e diretto da Davide Camarrone ha aperto la settima edizione con un programma dedicato al mondo femminile, dal titolo "Corpo Condiviso". Il concerto “Oasis” alla Cappella Palatina di Palazzo dei Normanni, parte integrante della sezione musicale del Festival, è stato poi un omaggio a tre compositrici appartenenti a ad ambiti storici e culturali diversi, Isabella Leonarda (Novara 1620 - 1704), Franghiz Ali-Zadeh (Baku, Arzebaijan, 1947) e Ornella Cerniglia (Palermo 1981). Agli strumenti: Ornella Cerniglia al pianoforte digitale e l’Ensemble di Strumenti antichi del Conservatorio “Alessandro Scarlatti” di Palermo con Nicholas Robinson e Karla Alejandra Bocaz Muñoz ai violini e Francesco Rossi al clavicembalo. Le musiche delle tre compositrici e le esecuzioni hanno conquistato il pubblico riportando la musica alla Cappella Palatina dopo anni. Cerniglia ha eseguito in prima assoluta i Notturni 1-2 composti per il Festival delle Letterature Migranti in digitale lo scorso anno. Ieri mattina, l’incontro con le scuole attorno ai testi tradotti della scrittrice statunitense Ursula K. Le Guin. E tra gli appuntamenti del giorno inaugurale anche “L’anima sulle labbra”: un omaggio a Fernanda Pivano, con Agata Polizzi e Simone Arcagni e la proiezione video dell’intervista che Pivano realizzò nel 1966 allo scrittore simbolo della beat generation Jack Kerouac. Sempre, ieri, la proiezione del film “Letter to a friend” di Emily Jacir alla presenza dell’autrice. Letter to a friend racconta, con riprese video, fotografie, suoni, documenti storici, materiali d’archivio, un secolo di vita di una casa e di Betlemme. Una ricostruzione biografica che si interseca con quella storica di un territorio in perenne stato d’assedio della Palestina. La proiezione è parte integrante della mostra inaugurale L’altro, lo stesso allestita allo ZAC ai Cantieri Culturali della Zisa, nell’ambito del progetto triennale ZACentrale della Fondazione Merz.