Iniziano ad Ustica le indagini di "documentazione e rilievo in 3D" del "relitto profondo" individuato nell'isola nel 2019.
Si tratta di una nave romana integra rinvenuta sul fondale a 200 metri dalla costa a 80 metri di profondità. La scoperta fu possibile in occasione del posizionamento sul fondale marino del “Cuore di Sebastiano”, l'opera in marmo realizzata dal maestro Giacomo Rizzo in memoria di Sebastiano Tusa.
Oltre al relitto della nave, fu scoperto anche un cumulo di anfore. “Gli studi sul relitto – sottolinea l'assessore dei Beni culturali e dell'Identità siciliana, Alberto Samonà – testimoniano il potenziale sommerso che fa del Mediterraneo uno scrigno di preziose testimonianze storiche".
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