Palermo

Lunedì 25 Novembre 2024

Palermo, il Gonzaga festeggia i suoi primi cento anni: le foto degli annuari storici

Sono passati cento anni dalla fondazione dell’Istituto Gonzaga
La scuola è stata fondata dai Gesuiti nel 1919
Da quel momento accoglie studenti dai diciotto mesi ai diciotto anni
Tra i banchi del Gonzaga ha studiato la migliore nobiltà siciliana, dai Tasca d’Almerita agli Alliata, dai Lanza di Scalea ai Licata di Baucina
Tante infatti le foto esposte che celebrano la lunga storia dell’Istituto
«Cento anni tra i banchi del Gonzaga» è stata un’occasione per condividere ricordi e momenti di vita

Ha festeggiato cento anni di storia l'istituto Gonzaga di Palermo. è ma non si vede. «Cento anni tra i banchi del Gonzaga» è stato l'evento per condividere ricordi e momenti di vita della scuola fondata dai Gesuiti nel 1919 e che ha accolto negli anni la migliore nobiltà siciliana, dai Tasca d'Almerita agli Alliata, dai Lanza di Scalea ai Licata di Baucina ma anche «dinastie» di politici, medici, scienziati, magistrati, imprenditori e giornalisti. Nei corridoi in mostra tutte le foto degli storici annuari: da Piersanti Mattarella a Paolo Giaccone, da Flavia Sparacino a Nino Di Matteo, da Renzo Barbera a Vincenzo Morgante. «La giornata è un'occasione per rivolgere lo sguardo verso il futuro - dice padre Vitangelo Denora, da due anni direttore generale dell'istituto che oggi conta quasi mille allievi - ma anche per fare memoria, un momento rifondativo della nostra storia. Essere “gonzaghino” non significa essere elitario per censo ma per qualità dell'istruzione. Da tempo abbiamo istituito borse di studio parziali o totali proprio per allievi volenterosi ma economica-mente deboli, italiani o extra europei, ritornando alle origini. In fondo sui portoni delle scuole del XVI secolo, campeggiava l'iscrizione “qui si entra gratis”: i gesuiti accettavano di aprirne una solo se “fondata” ovvero solo in luoghi dove persone con disponibilità economiche consistenti, convinte della validità della proposta educativa della Compagnia di Gesù, “investivano” sul futuro di giovani studenti, impegnandosi a finanziare la scuola che quindi poteva essere aperta a tutti in condizioni di libertà e gratuità».  

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