Lunedì alle 17.15, gli Archi Sinfonici dell’Orchestra Sinfonica Siciliana con Alessio Pianelli al violoncello e Nicola Malagugini al contrabbasso, sul palco del Politeama Garibaldi di Palermo per la stagione concertistica dell’Associazione Siciliana Amici della Musica.
Il programma del concerto spazia da Mozart a Rossini e Tchaikovskj. In particolare, per il progetto Rossini, saranno eseguiti Une Larme per violoncello e archi e Duetto per violoncello e contrabbasso.
“Due pezzi - spiega Alessio Pianelli - che amo particolarmente. Une Larme, dalla grande drammaticità, cantabilità e virtuosismi, è una vera e propria opera in miniatura. Introduzione orchestrale, tema dalla cantabilità estrema, recitativi, e variazioni che mettono in mostra un grandissimo virtuosismo. Fa parte di quella schiera di brani di cui non ci si stanca mai, cosi pieno di bellezza e libertà, che permette una continua freschezza interpretativa. Il Duetto è un brano incredibile, dove Rossini mette in dialogo, a volte a duello, i due strumenti quasi a dimostrare che il contrabbasso non ha nulla a che invidiare al violoncello in quanto a cantabilità e virtuosismo. Un brano allo stesso tempo elegante e divertentissimo”.
Il siciliano Alessio Pianelli, definito dal grande violoncellista-compositore svizzero Thomas Demenga “tra i migliori violoncellisti italiani della nuova generazione con il suo eccezionale talento, forte di tecnica fenomenale, fantasia, intelligenza musicale e piena padronanza del palco e della propria arte” è
un enfant prodige. Fin da bambino si è avvicinato al violoncello, ha poi studiato a Palermo con Giovanni Sollima e ha proseguito il percorso alla Hochschule für Musik di Basilea. Vincitore di numerosi premi internazionali, ha iniziato molto presto un’intensa e variegata attività concertistica. Suona infatti in veste di solista con orchestre sinfoniche e da camera tra cui la Philarmonie Baden-Baden, l'Orchestra Sinfonica Siciliana, la Kazakh State Orchestra, la Sinfonieorchester Basel e l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI di Torino, portando la sua musica in sale storiche e prestigiose come la Walt Disney Hall di Los Angeles, l’Auditorium Parco della Musica di Roma, l’Auditorium Rai di Torino, Teatro La Fenice di Venezia, la Sala Verdi del Conservatorio di Milano, la Hajuko Hall di Tokyo e la Tonhalle di Zurigo.
Nicolò Malagugini è nato invece a Rovigo, si è diplomato nel conservatorio della sua città, è stato primo contrabbasso dell’Orchestra Giovanile Italiana e dopo la laurea in economia a Bologna nel 2002 ha iniziato l’attività di musicista professionista lavorando per i Pomeriggi Musicali di Milano e l’ Orchestra
Sinfonica di Roma. Dal 2004 è primo contrabbasso del Teatro Massimo di Catania. Nel 2014 ha vinto il concorso di primo contrabbasso alla prestigiosa orchestra della Rai di Torino.
Martedì 7 maggio, alle 20.45, sarà invece la volta dell’Orchestra Sinfonica del Conservatorio Scarlatti di Palermo, diretta da Loris Capister, con Andrea Cortesi al violino e Gilda Buttà al pianoforte. Sarà eseguito per la prima volta in Italia “Chiaroscuro” del compositore georgiano Gyia Kancheli. Una delle
leggende non solo della cultura georgiana ma del panorama mondiale, Kancheli è un compositore fuori dagli schemi e riconoscibile per un suono minimale, trasparente, dall’impatto emotivo straordinario.
Chiaroscuro, brano del 2011, è uno splendido esempio del potere di Kancheli di disegnare paesaggi
estremamente evocativi attorno a pochi suoni o ad una sola voce, che spazia nel pensiero e nelle emozioni più contrastanti. Nel programma del concerto anche i brani Bridges to Bach, sempre di Kancheli, Scarlattiana di Alfredo Casella e Ouverture Festiva di Dmitri Shostakovich.
Loris Capister, direttore dell’Orchestra e insegnante di composizione al Conservatorio Scarlatti, ha diretto diverse orchestre tra cui l’Orchestra Filarmonica Europea, l’Orchestra Il Setticlavio, l’Orchestra dei 2 Laghi (con concerti in Italia e Svizzera), l’Orchestra del conservatorio di Palermo e l’Orchestra dei
Pomeriggi Musicali di Milano.
Andrea Cortesi, violinista dallo stile personale e dal suono sensibile e ricercato, si distingue per una personalità musicale multiforme e per il suo spirito di ricerca. E’ solista, camerista, ideatore di molti progetti musicali, ha fondato l’Orchestra da Camera Millennium, il Quartetto Mosaico e il Collegium Tiberinum, formazioni attraverso le quali ha rivelato il suo interesse sia verso le pagine storiche che verso uno scenario musicale attuale da esplorare e divulgare, con un repertorio che parte da Bach e arriva agli autori di oggi.
Gilda Buttà ha iniziato gli studi all’età di sei anni con il padre violinista. La carriera concertistica l’ha portata a suonare per le più importanti istituzioni, sia come solista che in formazioni da camera, in tutta Europa, Stati Uniti, Giappone, Corea, Cina, Russia e Israele.
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