Dal lapino del pescivendolo al panellaro, da quello dello sfincionaro al venditore di “pane ca meusa” tutti carichi di colori e particolari e rigorosamente realizzati a mano con un unico comune denominatore, la passione per il modellismo. Questo ed altro si può trovare all’interno della mostra “Modellismo in miniatura” nello scenario del Castello di Carini che si chiuderà domani. A realizzare i modelli di lapino le mani del commissario della polizia municipale di Palermo, Raffaele Riccobono, appassionato dei colori e delle suggestioni della città di Palermo. Fra i tanti lapini quello dedicato a Santa Rosalia, la bibliolapa dedicata al centro studi Paolo Borsellino, fino ad arrivare al lapino del tifoso, tutto rigorosamente dipinto di rosanero. “Ogni lapino è frutto di un lungo lavoro. Ognuno è un pezzo unico e realizzato con materiali riciclabili - spiega Raffaele Riccobono -. Ad esempio nel lapino del venditore di angurie ovvero i ‘meloni’ i frutti sono realizzati con chewing-gum, le pagnotte del panellaro sono fatte con farina e acqua o anche le bombole del gas gpl sono in realtà dei tappi di sughero. Quando vedo un lapino grezzo lo immagino già come un prodotto finito. La mia è passione che qualcuno chiama arte”.